"Lo sguardo degli altri" appuntamento il 23 febbraio al Teatro Officina
Una serata di confronto e dibattito sui contenuti del libro di Matteo Schianchi "Cinema e disabilità". A seguire la proiezione del film "Oasis" del regista coreano Lee Chang-Dong. Ingresso gratuito
LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità organizza una nuova edizione della rassegna “Lo sguardo degli altri” in collaborazione con il Teatro Officina di Milano: una serata di confronto e dibattito a partire dagli spunti proposti dal libro “Cinema e disabilità. Il film come strumento di analisi e partecipazione” (Mimesis, 2023) curato da Matteo Schianchi, storico e responsabile della Mediateca LEDHA oltre che ricercatore presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca.
La serata si apre alle ore 18 con la presentazione dei contenuti del libro attraverso un confronto tra Matteo Schianchi e Massimiliano Verga, co-autore del volume, scrittore e ricercatore presso l’università Bicocca di Milano. Modera Ilaria Sesana, giornalista. A seguire, dalle ore 21, è in programma la proiezione di “Oasis” pellicola del 2002 del regista coreano Lee Chang-Dong.
“Il saggio che presenteremo si concentra sulla produzione cinematografica statunitense ed europea e indaga il rapporto che queste hanno avuto nel costruire lo sguardo sulla disabilità -spiega Matteo Schianchi-. La scelta di proiettare un film di un autore coreano va nella direzione di arricchire il dibattito, portando lo sguardo di una cinematografia diversa rispetto a quella che fruiamo solitamente. Inoltre, è stato uno dei primi film a suscitare l’attenzione del grande pubblico, ha ricevuto riconoscimenti importanti al festival di Venezia. Tutto questo ben prima di ‘Quasi amici’ che ha dato una svolta ‘pop’ al tema della disabilità al cinema”.
Il dibattito e la proiezione del film si svolgeranno presso il Teatro Officina (via Sant'Erlembaldo, 2. MM Gorla).
L’ingresso è gratuito ma è gradita la prenotazione su teatroofficina.it
Sinossi del film
Il protagonista di "Oasis", Hong Jong-du è un giovane sensibile e premuroso con una lieve disabilità mentale che vive solo ed emarginato dopo essere uscito dal carcere: si era auto-incolpato di aver ucciso un uomo guidando ubriaco, per proteggere il fratello capofamiglia. Una volta tornato in libertà si reca a casa della famiglia della vittima, per scusarsi. Qui incontra Han Gong-ju: una giovane donna con disabilità, anche lei praticamente abbandonata dalla famiglia. La complessa relazione tra i due protagonisti -impossibile in una società gerarchica e ipocrita come quella in cui vivono- è al centro del racconto.