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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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04/03/2025

Un rave per tutti. Quando il clubbing diventa inclusivo

Grazie al progetto "UńSono" le persone con disabilità intellettiva e autismo possono trascorrere una serata di musica e divertimento. Un'occasione per fare amicizia e rompere l'isolamento. Appuntamento sabato 8 marzo a Milano

Una serata in discoteca -con musica dal vivo, luci e bravi dj- come strumento per rompere l’isolamento e promuovere l’inclusione delle persone con disabilità intellettiva e autismo. È l’obiettivo del progetto “UnìSono - a rave for all”, un format di eventi di clubbing inclusivi aperti a tutti, che nella serata di sabato 8 marzo animerà gli spazi del Barrio’s, nel quartiere Barona di Milano.

Il progetto è promosso dall’associazione Walter Vinci di Milano che ha raccolto la sfida portata da due suoi giovani volontari. “Erano stati a Manchester, nel Regno Unito, e avevano partecipato a una serata di ‘Under one roof’, un’iniziativa nata nel 2017 per rendere accessibili gli spazi di musica dal vivo e promuovere l’inclusione. Quando si sono resi conto che iniziative del genere in Italia non ci sono ci hanno proposto di riproporla qui a Milano”, spiega Arianna Gatti, educatrice della Walter Vinci.

L’idea è stata accolta con entusiasmo e il primo passo è stato valutarne la fattibilità. Per questo motivo è stata realizzata valutazione d’impatto attraverso interviste e focus group coinvolgendo persone con disabilità, educatori e familiari. Da questi confronti sono emersi alcuni tratti ricorrenti nella vita di molti giovani adulti con disabilità: l’isolamento e l’esclusione sociale, la difficoltà a partecipare a momenti di svago e tempo libero con i propri coetanei che non siano i “soliti” eventi organizzati dalle associazioni.

Da qui è partito il progetto di costruzione delle serate di musica, con grande attenzione a una serie di dettagli per garantire le migliori condizioni possibili non solo per ballare, ma anche per socializzare e fare amicizia. Le luci, ad esempio, non sono troppo basse e permettono di vedere sempre quello che succede attorno a sé, mentre la musica non è troppo alta, per permettere di parlare ai propri vicini e amici. “Abbiamo avviato un percorso di costruzione dal basso -continua Arianna Gatti- coinvolgendo direttamente le persone con disabilità”.

Nel corso del 2023 si sono volte le prime tre serate “sperimentali” (sempre aperte al pubblico) che hanno permesso di mettere a punto tutti i dettagli degli eventi “UnìSono” e al termine delle quali sono state realizzate nuove interviste alle persone coinvolte per valutare la loro esperienza. Gli eventi sono stati apprezzati perché hanno consentito di condividere un'esperienza di svago, avviare conversazioni significative, soddisfacendo il bisogno di socializzazione e mitigando le sensazioni di esclusione e isolamento.

Un punto sta particolarmente a cuore ai promotori di “UnìSono”: la qualità della musica. Per questo vengono sempre coinvolti dj professionisti in grado di richiamare un pubblico che ama frequentare questo tipo di serate e di eventi. “Non volevamo che queste venissero etichettate come ‘serate per disabili’ dove si va per fare un gesto caritatevole -sottolinea Gatti-. Vogliamo che siano delle belle serate per tutti”.

Da qui l’esigenza di bilanciare bene le presenze, per evitare che le persone con disabilità diventino un’esigua minoranza. Minando così alle radici gli obiettivi del progetto. “Non arriveremo mai a fare eventi troppo grossi: rischieremmo di andare a perdere l’aspetto dell’interazione”, conclude Gatti.

Il prossimo evento, "Rave 4 All", si terrà sabato 8 marzo 2025, si scenderà in pista dalle ore 21 e fino alle due del mattino al Barrio’s di Milano (piazza Donne partigiane). Il biglietto d’ingresso costa otto euro e si può comprare sulla piattaforma Eventbrite; è gratuito quello dell’accompagnatore (per chi ne ha bisogno), bisogna però informare gli organizzatori a progetto.unisono@gmail.com.

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