Nasce il servizio Dama presso l'ASST di Lodi
Il servizio č stato attivato presso l'Ospedale Maggiore. Prevista una fase di "rodaggio" di sei mesi durante i quali sarā rivolto alle persone che vivono nelle Rsd del territorio
Continua a crescere la rete dei centri Dama (Disable advanced medical assistance) in Lombardia. Lo scorso 14 febbraio, infatti, questo servizio è stato inaugurato presso l’Ospedale Maggiore di Lodi. Il progetto, sviluppato dall’Asst di Lodi con la Fondazione Comunitaria di Lodi, la fondazione Danelli, le cooperative "Il Mosaico" e "Amicizia", permetterà di coordinare le domande di salute dei pazienti con gravi fragilità per fornire delle risposte adeguate da parte dell’azienda ospedaliera lodigiana.
"Le persone con disabilità riscontrano spesso delle difficoltà ad accedere alle prestazioni mediche, a causa dei problemi di comunicazione tra gli enti e le strutture sanitarie e per l’incapacità di riconoscere i loro bisogni o perché restano inascoltati", ha dichiarato Guido Grignaffini, direttore dall’Asst di Lodi, al quotidiano “Il Giorno”.
Il principale obiettivo del progetto è organizzare percorsi ospedalieri agili e funzionali per garantire alle persone con grave disabilità un modello di accesso facilitato ai servizi: la preoccupazione è far sì che esse trovino un ambiente più ospitale confortevole possibile, anche in regime di ricovero.
Per l’assistenza decisivo è l’ascolto del paziente con disabilità: dei suoi bisogni (non solo clinici), delle sue esigenze e delle sue urgenze in fatto di prestazioni sanitarie. Altre finalità sono: garantire un percorso diagnostico e terapeutico personalizzato; coordinare gli interventi e l’integrazione dei servizi ospedalieri e territoriali. Il team del Dama è impegnato, inoltre, a fornire tutto l’ascolto e il supporto necessario alla famiglia e al caregiver del paziente.
Il progetto prenderà corpo gradualmente e vivrà inizialmente un periodo di “rodaggio". Si comincia rivolgendosi alle circa duecento persone che vivono all’interno delle residenze sanitarie (Rsd) gestite dalle cooperative "Il Mosaico" e "Amicizia" e dalla fondazione Danelli. Sarà un percorso di circa sei mesi, al termine del quale il progetto sarà attivo a pieno regime per tutto il territorio e la comunità lodigiana.
Il servizio ha una sede fisica: attualmente, ma temporaneamente, è ubicata al primo piano dell’Ospedale Maggiore, vicino al Punto Prelievi. L’équipe del Dama è composta da un infermiere, un medico referente, un operatore case manager e addetto all’accoglienza: è supportata dagli specialisti di riferimento operanti nelle diverse strutture dell’Ospedale.
Il Dama dell’ospedale di Lodi va così ad aggiungersi alla rete di servizi dedicati alla presa in carico ospedaliera di persone con disabilità complesse già attivi in Lombardia, a partire dallo storico servizio avviato nel 2000 presso l’ospedale San Paolo di Milano (in collaborazione con LEDHA). Per molto tempo, questo è rimasto l’unico servizio attivo sul territorio regionale, causando un sovraccarico del servizio. Con il passare del tempo, però, sono stati attivati servizi simili a Mantova e Varese; più recentemente, uno spazio Dama è stato inaugurato all’ospedale di Vimercate (ASST Monza e Brianza).