Inaugurato il Centro Clinico NeMO di Brescia
In Lombardia sono oltre 4.400 per persone che convivono con una malattia neuromuscolare. Il nuovo centro permetterą di far fronte alla domanda di cure e assistenza specialistica sempre crescente
Si allarga la rete dei Centri Clinici NeMO. Nella giornata di lunedì 28 settembre è stata inaugurato a Gussago in provincia di Brescia il sesto polo specializzato nella cura delle malattie neuromuscolari dopo quelli di Milano (il capostipite del progetto, nel 208), Roma, Messina, Arenzano e Napoli (in attivazione nel corso del 2020). In Lombardia sono oltre 4.400 le persone che convivono con una malattia neuromuscolare e il NeMO Brescia permetterà di far fronte alla domanda di cura e assistenza sempre crescente, nonché alla necessità di garantire al maggior numero di persone l’accesso alle terapie più avanzate. Il Centro si prenderà cura di circa 800 persone l’anno del territorio bresciano e delle province limitrofe.
Il centro è situato presso la Fondazione “Ospedale e Casa di riposo Nobile Paolo Richiedei” di Gussago. Ha una superficie di 1.500 metri quadrati ed è dotato di 16 posti letto in regime di degenza ordinaria (di cui quattro ad alta complessità e quattro dedicati all’area pediatrica) e tre palestre per la riabilitazione. Inoltre, il nuovo Centro NeMO offre la possibilità di effettuare prestazioni in regime di Day hospital e ambulatoriale (dove vengono svolte specifiche manovre diagnostiche e terapeutiche, oltre che interventi riabilitativi di bassa, media e alta complessità).
“NeMO Brescia è più che mai la testimonianza di quell’alleanza tra la comunità dei pazienti, le istituzioni e la comunità scientifica, che ha dato origine al nostro progetto oltre dieci anni fa e che oggi si rinnova in un territorio, come quello bresciano e la sua città di Gussago, che da subito ci ha accolti come una risorsa -commenta Alberto Fontana, presidente del Centro Clinico NeMO-. Sono grato a questa comunità dal cuore grande, per aver compreso il valore che NeMO ha per chi vive l’esperienza di una malattia neuromuscolare e mi emoziona pensare che tutti insieme abbiamo contribuito a dare concretezza alla speranza, lavorando per garantire le migliori risposte al loro bisogno di cura”.
La storia di NeMO
Il Centro Clinico NeMO (NeuroMuscular Omnicenter) è un centro clinico ad alta specializzazione, pensato per rispondere in modo specifico alle necessità di chi è affetto da malattie neuromuscolari come la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), le distrofie muscolari e l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA). Si tratta di patologie altamente invalidanti con un grave impatto sociale, caratterizzate da lunghi e complessi percorsi di cura e assistenziali, per le quali, purtroppo, al momento non c’è possibilità di guarigione. Queste malattie interessano attualmente circa 40mila persone in tutta Italia, circa 4.400 solo in Lombardia.
Dal 2008 a oggi, sono oltre 12.500 le persone con malattie neuromuscolari prese in carico da tutte le sedi NeMO attive in Italia. Oltre 4.400 prese in carico solo nel 2019. Le prestazioni sanitarie effettuate da questi centri sono erogate nell’ambito e per conto del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), pertanto senza oneri a carico del paziente.
Punto di forza del Centro Clinico NeMO è la presa in carico globale della persone con malattia neuromuscolare grazie a un piano clinico-assistenziale multidisciplinare, che pone il paziente al centro dell’attenzione per consentirgli la migliore qualità di vita possibile. Oltre ai servizi riabilitativi, di prevenzione e diagnosi, NeMO sviluppa attività di ricerca clinica sulle malattie neuromuscolari, per poter offrire un servizio secondo i più alti standard di cura e terapia disponibili. Il modello NeMO prevede un team multispecialistico composto da: neurologo, neuropsichiatra infantile, pneumologo, fisiatra, fisioterapisti (motori, respiratori e occupazionali) e psicologo che garantisce la cura al letto del paziente. A questo si aggiunge la collaborazione con consulenti dedicati, tra i quali l’otorinolaringoiatra, il nutrizionista, il logopedista, il neuro-ortopedico e la consulenza genetica. I centri lavorano in stretta collaborazione con l’ospedale ospitante e hanno all’attivo una rete di cooperazione con altri specialisti quali: endocrinologo, cardiologo, oculista, foniatra, gastroenterologo, anestesista, urologo, ginecologo.