FISH lancia la seconda edizione dell'indagine sulla violenza contro le donne
Bastano 15 minuti per compilare il questionario diffuso dalla federazione. Possono compilarlo donne e ragazze con disabilità: "Ci interessano e sono importanti le tue esperienze e i tuoi pensieri"
"Aiuta, aiutaci, aiutati". È l'appello lanciato da FISH-Federazione italiana superamento dell'handicap alle donne e alle ragazze con disabilità, invitandole a partecipare alla seconda edizione dell'indagine “Vera - Violence Emergence, Recognition and Awareness”, promossa dalla federazione nell’ambito del progetto “Disabilità: la discriminazione non si somma, si moltiplica. Azioni e strumenti innovativi per riconoscere e contrastare le discriminazioni multiple”. L'invito lanciato da FISH è quello di compilare un apposito questionario online, dedicando 15 minuti del proprio tempo. "Che tu abbia subito o meno piccole o grandi violenze ci interessano e sono importanti le tue esperienze e i tuoi pensieri", precisa Fish. A questa nuova iniziativa possono partecipare anche le donne e le ragazze con disabilità che hanno partecipato alla prima indagine VERA.
I risultati della prima edizione dell'indagine sono stati presentati a Roma nel novembre 2019. Dall'analisi, condotta su 519 interviste a donne con differenti disabilità si delinea un quadro allarmante e a tinte ancora più fosche di quello che riguarda la violenza sulla generalità delle donne. Le donne con disabilità subiscono una discriminazione multipla: come donne e come disabili. L’esito non è una semplice somma, ma una condizione ancora più complessa. Su 519 intervistate, ben 339 donne hanno subito violenza in qualche forma (65,3%). Preoccupante è la consapevolezza della violenza subita: solo una parte delle intervistate (il 33%) riconosce effettivamente come violenza quello che ha subito o che continua a subire. La forma di violenza più ricorrente è quella psicologica, subita dal 54% delle donne; segue la molestia sessuale – che include anche le violenze a sfondo sessuale che si verificano attraverso il web (37%); la violenza fisica (24%) e la violenza economica (7%).
In otto casi su dieci, la violenza è perpetrata da persone note alla vittima. Nel 51% dei casi si tratta del partner (attuale o passato) o di un altro familiare; nel 21% si tratta di un conoscente e nell’8% dei casi di un operatore.
Per informazioni e chiarimenti: info.discriminazione@fishonlus.it