Monza, ancora una mostra inaccessibile all’Arengario
Il 9 ottobre apre al pubblico la rassegna fotografica dedicata ad Alfred Hitchcock. La protesta di LEDHA Monza e Brianza: il Comune non ci ha ascoltato. Il Centro Antidiscriminazione ha inviato una seconda lettera di diffida
Per la seconda volta in pochi mesi il Comune di Monza organizza un’importante mostra fotografica all’interno dell’Arengario. Uno dei luoghi simbolo della città ma che, a causa della presenza di barriere architettoniche, risulta inaccessibile alle persone con disabilità motoria e con ridotta mobilità. Il 17 gennaio 2020 era stata inaugurata la mostra “Leggere” con gli scatti del celebre fotografo americano Steve McCurry e il 9 ottobre aprirà al pubblico “Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures”, che offre al pubblico la possibilità di ammirare 70 fotografie scattate nei backstage dei più noti film del regista inglese.
A fronte di questa situazione, il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA ha inviato al Comune di Monza una seconda lettera di diffida, relativa all’inaccessibilità dell’Arengario e alla grave situazione di discriminazione ai danni delle persone con disabilità. “In assenza di una soluzione che consenta l’accessibilità per tutti -scrivono i legali del Centro Antidiscriminazione in una diffida inviata al Comune il 1° ottobre- abbiamo ribadito la nostra contrarietà all’utilizzo dell’Arengario come sede di mostre o altro. In ogni caso, la soluzione per l’eventuale ‘accomodamento ragionevole’, che consenta l’uso dell’edificio prima dell’installazione dell’ascensore definitivo, avrebbe dovuto essere concordata con LEDHA Monza e Brianza, CRABA e con il Centro Antidiscriminazione”.
Già a gennaio, la decisione di allestire la mostra dedicata a Steve McCurry aveva suscitato le proteste delle associazioni di persone con disabilità del territorio. Contestualmente, il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi aveva inviato una prima diffida al Comune di Monza sottolineando che la decisione di allestire una mostra in uno spazio non accessibile alle persone con disabilità motoria rappresenta una grave forma di discriminazione. “Nei mesi successivi abbiamo avviato un confronto con l'amministrazione comunale -spiega Giorgio Fumagalli, presidente di Ledha Monza e Brianza-. Ma siamo venuti a sapere della nuova mostra dedicata a Hitchcock solo quando in città sono apparsi i manifesti pubblicitari. Siamo rimasti molto delusi dal comportamento dell’amministrazione”.
Dalla scorsa estate, infatti, gli operatori del Centro Antidiscriminazione, del CRABA (Centro regionale per l’accessibilità e il benessere ambientale) e LEDHA Monza e Brianza hanno dialogato con i rappresentanti del Comune e svolto sopralluoghi con l’obiettivo di giungere a una soluzione appropriata per l’accessibilità e la fruizione dell’Arengario per tutte le persone con disabilità motoria, sensoriale e intellettiva.
“Ci sembra veramente pleonastico e inutile dover ribadire che al momento le persone con disabilità non sono ancora in grado di accedere all’Arengario in autonomia e quindi subiscono un trattamento sfavorevole e svantaggioso rispetto agli altri e ciò continua a costituire di fatto una gravissima discriminazione, oltre a essere contrario al principio di eguaglianza garantito dall’articolo 3 della Costituzione”, scrivono i legali nella lettera. Diffidando inoltre il Comune a “spostare l’evento in altra sede, accessibile a tutte le persone”. In caso contrario LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, LEDHA Monza e Brianza e tutte le associazioni aderenti agiranno in giudizio.