"Zero barriere", un vademecum per l'accessibilità
L'iniziativa è stata promossa dal Comitato bergamasco per l'abolizione delle barriere architettoniche. Un'iniziativa rivolta ai tecnici comunali e ai singoli cittadini
Gradini all’ingresso di negozi e luoghi pubblici, marciapiedi privi di rampe per agevolare la salita e la discesa della carrozzina (ma anche di un passeggino con un bimbo piccolo). Semafori sprovvisti di avvisatori acustici o con la luce verde per i pedoni che dura troppo poco. Sono tante le barriere architettoniche (e non solo) con cui le persone con disabilità (e non solo) devono fare i conti nella loro vita quotidiana nelle città piccole e grandi.
Sono passati più di 50 anni dal 1968, anno in cui è stata approvata la prima norma che ha disciplinato l'eliminazione delle barriere architettoniche in Italia. Ma la strada da percorrere per raggiungere la piena accessibilità negli spazi pubblici è ancora molta. Per questo motivo il Comitato per l'abolizione delle barriere architettoniche di Bergamo (attivo dal 1986 e con sede presso la sezione locale della Uildm-Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) ha prodotto un vademecum di 70 pagine dal titolo “Zero Barriere”.
“Il vademecum spiega cosa sono le barriere architettoniche, localizzative e informatiche -spiega Edvige Invernici, segretaria del Comitato e socio Uildm- ne esemplifica anche con immagini le più penalizzanti, accenna a possibili soluzioni, riporta l'excursus delle normative”. Un documento agile e semplice da consultare che mira a sensibilizzare e ad essere promotore di cambiamento anche all’interno delle amministrazioni comunali.
“Ci siamo resi conto che molte persone ignorano il problema delle barriere architettoniche. E non mi riferisco solo ai cittadini e alle persone comuni, ma anche ai tecnici e ad altre persone che, invece, dovrebbero avere molto ben chiaro il tema”, spiega Invernici. Da qui l’esigenza di predisporre un vedemecum che spieghi non solo cosa sono e quali sono le barriere, ma anche quali sono gli strumenti e le agevolazioni a disposizioni per abbatterle, gli strumenti normativi e così via. “Grazie al contributo di esperti, abbiamo completato anche due excursus sulla normativa nazionale e su quella regionale in merito all’abbattimento delle barriere. Oltre alla normativa di settore relativa alla scuola, all’edilizia residenziale pubblica o alle strutture turistiche e ricettive. Un lavoro che riteniamo possa essere prezioso soprattutto per i tecnici comunali”. Nel vademecum, inoltre, c’è un capitolo rivolto ai cittadini che spiega come si fa a segnalare una barriera in un luogo pubblico.
Il vademecum è stato presentato in occasione della Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che si celebra ogni anno la prima domenica di ottobre. Una data, che per il Comitato ha sempre coinciso con iniziative di sensibilizzazione e formazione sul tema. Il vademecum è stato realizzato anche grazie al contributo economico del Comune di Bergamo e, grazie alla Presidenza del Consiglio di rappresentanza dei sindaci della provincia di Bergamo, è stato spedito ai primi cittadini di tutti i 243 comuni della provincia. “Con una lettera in cui spiegavamo le nostre ragioni e mettendoci a disposizione dei comuni del territorio per una fattiva collaborazione”, conclude Edvige Invernici. Il Comitato bergamasco, infatti, mette gratuitamente a disposizione dei primi cittadini la prima consulenza e l’eventuale sopralluogo da parte di due architetti specializzati.