Questo sito utilizza cookie. Proseguendo la navigazione si acconsente al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
Informativa estesa         

Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

11/11/2020

Un questionario inaccessibile ai minori con disabilità. Il commento del CRABA

La Commissione europea ha stilato un questionario per raccogliere il parere dei ragazzi dagli 11 ai 17 anni. Ma esclude quelli con disabilità sensoriale e cognitiva

La Commissione Europea sta preparando due importanti documenti che mettono al centro la tutela e la garanzia dei diritti dei bambini e degli adolescenti che vivono nel Vecchio continente. In base a quanto previsto dalla “Convenzione del fanciullo” e dalla “Carta Europea dei Diritti Fondamentali” la Commissione ha voluto raccogliere la voce, i desideri e i bisogni dei bambini e dei ragazzi che vivono in Europa. Per farlo ha stilato un apposito questionario, rivolto alla fascia d’età compresa tra gli 11 e i 17 anni.

Mancherà, però, la voce dei bambini e dei ragazzi con disabilità: il questionario, infatti, presenta gravi limitazioni per quanto riguarda l'accessibilità e la fruibilità da parte di bambini e ragazzi con disabilità. La loro voce e i loro desideri, non potranno quindi essere presi in adeguata considerazione.

Il CRABA - Centro regionale per l'accessibilità e il benessere ambientale di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, ha redatto un documento di valutazione sull'accessibilità del questionario, che risulta essere gravemente carente in quanto "non è stato costruito in chiave inclusiva e accessibile, per mettere nelle condizioni anche i giovani con disabilità intellettiva, sensoriale o con deficit di comunicazione di esprimere il loro pensiero", si legge nel documento.

Il testo del questionario, infatti, presenta alcune caratteristiche che riducono l’accessibilità e la leggibilità del testo. Per consentire o agevolare la fruizione del Questionario ai ragazzi con disabilità intellettiva l’Unione Europea non ha messo a disposizione un testo con i simboli della Comunicazione Aumentativa ed Alternativa (CAA). L’assenza di un questionario in CAA configura un elemento di assoluto rilievo e importanza, in quanto non consente ai cittadini con disabilità intellettiva o con deficit di comunicazione di poter comprendere e compilare il questionario.

Per la composizione del testo del questionario messo on line non sono stati inoltre considerati alcuni criteri stabiliti dalle WCAG 2.1 (Linee guida per l'accessibilità dei contenuti Web) e le indicazioni “Easy to read”. Ad esempio, il poco contrasto tra colore del testo e lo sfondo oppure la scelta del font o dell’interlinea. Il questionario, inoltre, risulta essere troppo lungo e si utilizzano una sintassi e un lessico che risulta talvolta poco fruibile. "Se i bambini e i ragazzi con disabilità intellettiva, sensoriale, con deficit di comunicazione o disturbi specifici, non ricevono 'buone informazioni' saranno lasciati da parte -si legge nelle conclusioni del documento del CRABA-. Se il questionario è poco accessibile, non saranno mai in grado di partecipare e avranno difficoltà a esprimere il proprio pensiero. In alcuni casi non potranno farlo e dovranno aspettare che altri scelgano per loro".

Il questionario -tradotto in 25 lingue- è finalizzato a raccogliere pareri, bisogni e desiderata degli adolescenti europei, che serviranno per la stesura della Strategia europea sui diritti dei minori e dell'iniziativa "Child Guarantee". Unicef, Save the Children, EuroChild, World vision International e Child Fund hanno supportato la Commissione nell'adattare il questionario ai ragazzi e nella traduzione. In Italia, l'iniziativa è stata proposta dalla rete di associazioni che si occupa del monitoraggio della Convenzione del fanciullo, il Gruppo CRC, coordinato da Save the Children Italia.

Una situazione che configura una violazione di quanto previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità che, all’articolo 7, vincola gli Stati a garantire “che i minori con disabilità abbiano il diritto di esprimere le proprie opinioni liberamente in tutte le questioni che li riguardano, le loro opinioni essendo prese nella dovuta considerazione in rapporto alla loro età e maturità, su base di eguaglianza con gli altri bambini”.

"Invitiamo la Commissione europea a non discriminare i minori con disabilità, rivedendo il questionario, chiedendo ai suoi esperti di renderlo accessibile secondo gli standard richiesti, sollecitando preventivamente un parere competente e professionale agli esperti appartenenti al movimento della disabilità", si legge in una nota redatta da LEDHA, che accompagna il parere tecnico del CRABA.

Il testo integrale del parere del CRABA è consultabile sul sito di LEDHA

Condividi: Facebook Linkedin Twitter email Stampa