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Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

09/12/2020

Cascina Biblioteca, da 25 anni una comunità accanto alle persone più fragili

La cascina è casa, luogo di lavoro e di crescita per centinaia di persone con disabilità. E nonostante le difficoltà si guarda al futuro per nuove "aperture"

“Diamo casa a 80 persone con fragilità, un numero compreso tra le 150 e le 200 persone frequentano i nostri servizi diurni, organizziamo attività di tempo libero. Oggi in Cascina Biblioteca lavorano 30 persone fragili con contratto a tempo indeterminato e nel corso del 2020 sono stati presi in carico 46 tirocinanti. Un vero traguardo non c’è, perché quello di Cascina Bibliteca è un percorso in continua evoluzione che ha come obiettivo quello di dare risposte adeguate ai bisogni delle persone che incontriamo”. Francesco Allemano è il presidente di “Cascina Biblioteca”, storica realtà del terzo settore milanese che quest’anno festeggia i primi 25 anni di attività.

Era il 1995, infatti, quando è nata la cooperativa “Viridalia”, uno “spin-off” della cooperativa Spazio Aperto servizi, dedicata interamente alla cura del verde con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Nel 2013, a seguito della fusione di “Viridalia” con “Il campanile”, altra storica cooperativa del territorio milanese, è nata “Cascina Biblioteca”, che ha preso il nome proprio dall’edificio in cui ha sede la cooperativa. Una vera e propria cascina, fondata con ogni probabilità attorno al 1200 a opera dei frati umiliati, un ordine monastico specializzato nella produzione della lana che si distinse, insieme a quello dei cistercensi, nei lavori di bonifica dei terreni attorno a Milano.

La struttura dell’edificio rispecchia quella delle classiche cascine milanesi con gli edifici principali (la stalla, il fienile e l’abitazione del fittavolo) disposti attorno a una corte, il luogo in cui si svolgeva la vita della cascina. Il luogo dove gli uomini e le donne lavoravano, dove i bambini giocavano o si prendevano cura dei piccoli animali. “L’atmosfera di solidarietà e di mutuo aiuto permeava l’agire quotidiano. Allo stesso modo, oggi, la corte della cascina è idealmente il luogo dove si incontrano tutte le anime della cooperativa”, si legge sul sito della cooperativa. La corte diventa il luogo attorno a cui ruotano i centri diurni, gli ospiti delle residenze, i bambini che frequentano i centri estivi e i campus, i ragazzi he frequentano le attività del tempo libero, gli operai impiegati nella cura del verde.

Venticinque anni di attività sono un traguardo importante e alcuni numeri possono aiutare nel ricomporre il quadro di quanto è stato fatto in questo arco di tempo: i pochi dipendenti degli anni Ottanta sono diventati poco meno di 200, mentre le persone con fragilità che “abitano” la cascina sono circa 300. Circa mille persone fragili sono entrate nel mondo del lavoro passando di qui. E migliaia sono anche i bambini che hanno trascorso le vacanze in cascina grazie ai campi estivi.

“Ci stiamo caratterizzando sempre più come impresa sociale che fa della dimensione agricola e dell’inserimento lavorativo il cuore della propria attività. Ma non solo: dentro la cascina c’è casa, c’è quotidianità”, spiega Allemano. Forte di questa storia e della strada fatta in questi 25 anni “Cascina Biblioteca” continua a guardare al futuro. “Oggi guardare al futuro è già di per sé una sfida -riflette Francesco Allemano-. Ma abbiamo alcuni grandi progetti in cantiere: nel febbraio 2019 abbiamo rilevato la gestione di Cascina San Gregorio, che sorge poco lontano da qui, con i suoi 30 ettari di terreno. Vogliamo fare in modo che questi spazi tornino ad essere abitati e vissuti dalla cittadinanza. La nostra sfida è quella che abbiamo affrontato fin dal primo giorno di attività: essere una risposta ai bisogni delle persone che incontriamo e che incontreremo sul nostro cammino”.

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