"Please touch me". Al museo vietato non toccare
Il progetto offre ai visitatori con disabilità visiva tre percorsi espositivi ad hoc all'interno del Polo museale di Palazzo Beljoioso di Lecco
Nei musei, nelle pinacoteche e in molti spazi espositivi è impossibile toccare quadri, sculture e talvolta persino abiti, oggetti d'arredo, mobili antichi. Il progetto "Please touch me. Ad occhi chiusi nel museo" vuole abbattere questo tabù per offrire alle persone cieche e ipovedenti tre nuovi percorsi museali all'interno del Polo mussale di Palazzo Beljoioso. Tre percorsi che non sono destinati allo a questa tipologia di visitatori, ma offrono a tutti la possibilità di avvicinarsi al patrimonio culturale archeologico, storico e naturalistico del museo con modalità nuove, in grado di coinvolgere anche sul piano emozionale.
Il progetto è stato promosso dalla cooperativa Eliante, capofila del progetto, e dal Comune di Lecco, con il sostegno della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Sondrio e Varese e con la collaborazione della FAND (Federazione delle Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) Provinciale e dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Consiglio Regionale Lombardo.
I nuovi percorsi espositivi all’interno dei tre musei di Palazzo Belgiojoso (Archeologico, Storico e di Storia Naturale) sono stati pensati per rendere accessibile l’invisibile, coinvolgendo le persone con disabilità visive, e non solo, nella conoscenza diretta dei reperti conservati. Nella realizzazione del progetto sono state integrate le giuste esigenze di tutela del patrimonio con l’offerta di esperienze basate sull’uso del tatto. Si tratta di una proposta innovativa, che ha previsto l’interazione e l’integrazione di diverse professionalità e tecnologie, da quelle artistiche, dell’archeologia sperimentale e della linguistica applicata alle disabilità, fino a quelle multimediali, contribuendo alla formazione di una comunità culturale sempre più ampia e partecipe alla vita del museo.
È il tatto il senso protagonista di questo nuovo allestimento: un senso che permette di conoscere nel dettaglio ogni singolo elemento di un oggetto (i materiali, la tecnica di lavorazione, l’aspetto esteriore…), di sentirlo e di sperimentarlo. L’itinerario è pienamente integrato coi percorsi espositivi di ciascun museo e ne è diventato una componente imprescindibile. È costituito da diverse postazioni, studiate per favorire l’approccio autonomo del visitatore ai contenuti, tramite didascalie in rilievo, fedeli riproduzioni e pezzi originali: reperti lapidei, oggetti d’uso comune e militaria, esemplari di fauna locale ed esotica. Ulteriori informazioni su i reperti originali e il loro aspetto esteriore, come anche la segnaletica orientativa, sono state riprodotte su schede tattili e didascalie in braille.
Nel Museo di Storia Naturale sono state progettate e realizzate anche tre postazioni tattili e sonore, dedicate alla conoscenza ludica e interattiva dei mammiferi, degli uccelli italiani ed esotici tramite i loro richiami. Ogni postazione tattile è dotata di un segnalatore elettronico, che attiva audiodescrizioni -in italiano e/o inglese- sulla singola sala museale e sugli elementi esposti. Questa coinvolgente opportunità è resa possibile grazie a un riproduttore appositamente progettato, che verrà consegnato ad ogni visitatore. Per tutti, e in particolare per i visitatori con altri tipi di disabilità, è stata creata un’applicazione caricata su tablet a disposizione degli interessati, con testi in italiano e inglese corredati da immagini, che sarà comunque un utile strumento sostitutivo delle tradizionali audioguide.