Dopo l'emergenza Covid-19 le sfide di ADI per il 2022
A ottobre l'associazione ha inaugurato una nuova sede a Casalpusterlengo e ha ripreso le attivitą dedicate al "tempo libero" domenicale. Il presidente Bertoglio: "Vogliamo aprirci sempre pił al territorio"
Nel corso del 2021 l’Associazione disabili insieme (ADI) di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi, festeggia i suoi quarant’anni di attività. “Da sempre ci occupiamo del tempo libero, in particolare con attività di svago che organizziamo tutte le domeniche da settembre a giugno e che vanno dal teatro allo sport, alla pesca sportiva -spiega Cesare Bertoglio, presidente di ADI-. Abbiamo sviluppato una solida e proficua collaborazione con le associazioni del territorio: sono queste ultime a organizzare le attività domenicali, mentre i nostri volontari svolgono un ruolo di supporto”.
Ma l’impegno di ADI non si limita alle domeniche. Le attività per il tempo libero riguardano anche i laboratori che si svolgono tutti i sabati e che, come spiega il presidente “hanno una funzione di stimolo per le persone con disabilità coinvolte”. I laboratori si svolgono sia nella sede centrale di ADI a Casalpusterlengo (con il laboratorio di orientamento musicale “Cantainsieme) sia nelle sedi distaccate dell’associazione a Somaglia (ceramica), Castiglione d’Adda (progetto “Artinsieme”), Salerano sul Lambro (laboratorio per la realizzazione dei presepi).
“La pandemia da Covid-19 ci ha messo in seria difficoltà -spiega Cesare Bertoglio-. In queste settimane stiamo riprendendo le nostre attività, a cominciare dalle attività per il tempo libero domenicale. A settembre abbiamo fatto delle uscite ‘test’ e abbiamo dovuto ridurre il numero delle persone che partecipano alle iniziative. Ma non abbiamo ancora potuto avviare i laboratori perché gli spazi che abbiamo in concessione sono troppo piccoli e gestire le attività rispettando le regole per la prevenzione del contagio è troppo complicato. Così abbiamo deciso di sospenderle, almeno per il momento”.
È ripresa invece l’attività dei volontari che animano la comunità alloggio di cui l’associazione è proprietaria. “Ha otto posti di CSS e due posti di micro-residenzialità che per noi è stata un’anticipazione della legge 112 sul ‘Dopo di noi’. C’è un comitato di gestione, presieduto da un nostro rappresentante. I nostri volontari, nel corso della settimana, accompagnano gli ospiti della comunità nel corso di attività all’esterno, svolgono un ruolo di sostegno durante le attività che vengono organizzate -spiega Bertoglio-. Durante l’emergenza Covid-19 abbiamo dovuto sospendere tutto ma adesso stiamo riattivando anche queste attività, pure con tutte le limitazioni che ci impongono le normative”. Ad esempio, non è possibile utilizzare a piena capienza il pullmino dell’associazione per garantire il distanziamento e il rispetto dei protocolli per evitare il contagio. Riducendo però il numero di persone con disabilità che possono essere coinvolte nelle iniziative per il tempo libero. Ultimo tassello dell’attività di ADI è il progetto “Frutteto solidale” che ha come obiettivo l’inserimento lavorativo di quattro persone con disabilità grazie al supporto dei volontari dell’associazione all’interno di un frutteto gestito dall’associazione “Il Ponte”.
ADI al momento ha in carico 26 persone con disabilità cognitiva e relazionale, dai 25 ai 75 anni, provenienti da una decina di comuni della provincia, soprattutto della bassa lodigiana. “Prima della pandemia avevamo più 70 volontari, oggi sono una sessantina -spiega Bertoglio-. I più anziani, nonostante i vaccini, hanno ancora timore a impegnarsi perché temono di potersi ammalare. Questa riduzione del numero di volontari ci ha messo in difficoltà”.
Nonostante le difficoltà, il 2021 ha riservato un'importante novità: l’inaugurazione a ottobre di una nuova sede a Casalpusterlengo che non sarà solo sede direzionale (e di coordinamento delle sedi periferiche) ma ospiterà anche l’archivio storico dell’associazione ed è dotata di una sala polifunzionale da 50 posti. Lo spazio è stato dato in concessione gratuita dal Comune e si trova all’interno di una scuola elementare. La possibilità di usufruire di una nuova sede, dotata di ampi spazi dove svolgere attività e iniziative, rappresenta anche un’occasione per guardare al futuro e lanciare nuove sfide: “Vogliamo aprirci ancora di più al territorio -conclude Bergolio-. Noi lavoriamo con le parrocchie, con i comuni e le altre associazioni. In particolare, per quanto riguarda le altre associazioni, vogliamo coinvolgerle nell’organizzazione di attività nei nostri spazi”.