In dieci anni aumentati gli studenti universitari con disabilità e Dsa
Sono passati dai duemila del 2011 ai 10mila del 2021 gli iscritti ai 13 atenei che formano Coordinamento degli atenei lombardi per la disabilità che ha celebrato di dieci anni di attività con un convegno
In Lombardia, negli ultimi dieci anni, il numero degli studenti universitari con disabilità e Dsa è più che quintuplicato, passando dai 1.928 del 2011 ai 10.201 del 2021. Nello specifico, gli studenti con disabilità iscritti nei tredici atenei aderenti al Coordinamento degli atenei lombardi per la disabilità e i Disturbi specifici dell’apprendimento sono passati da 1.632 nel 2011 a 3.086 nel 2021. Gli studenti con Dsa iscritti sono passati da 296 dieci anni fa a 7.115 oggi.
I dati sono stati presentati dalla Cald lo scorso 3 dicembre (Giornata internazionale delle persone con disabilità) in occasione del convegno presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca con cui ha celebrato i dieci anni di attività. Del Cald fanno parte i delegati dei rettori per la disabilità di: Humanitas University, Liuc – Università Cattaneo, Politecnico di Milano, Università Bocconi di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università degli Studi di Pavia, Università Iulm di Milano e Università Vita-Salute San Raffaele.
Rispondere con cura e competenza ai profili, ai bisogni e alle attese delle studentesse e degli studenti diventa un tema sempre più cruciale, nel quadro delle scelte didattiche complessive degli atenei del CALD. Alla rilevanza numerica si associa una sfida culturale e metodologica che l’esperienza della pandemia ha posto all’attenzione di tutti: la necessità di trovare approcci, strategie e soluzioni didattiche innovative che sappiano integrare diverse modalità di costruzione, condivisione e fruizione dei contenuti della conoscenza, all’interno degli insegnamenti disciplinari nelle università.
Le competenze acquisite nella progettazione di soluzioni organizzative, tecnologiche e didattiche avanzate, frutto di un dialogo costante e personalizzato con i docenti, i conduttori dei laboratori e i tutor di tirocinio coinvolti nei diversi corsi di studio, hanno permesso negli anni di tracciare percorsi di formazione mirati all’arricchimento delle competenze relazionali e metodologiche, contribuendo alla qualità dell’esperienza formativa nelle sue diverse componenti.
Da queste riflessioni ha preso le mosse lo sviluppo collaborativo del progetto presentato durante la tavola rotonda dei delegati del Cald. Le quattro dimensioni (Diritto allo studio, Organizzazione del contesto, Soluzioni tecnologiche avanzate, Approcci didattici innovativi) analizzate nella tavola rotonda dei coordinatori, costituiscono la cornice concettuale dalla quale si dipartono una serie di percorsi formativi di didattica inclusiva, calati nella specificità delle diverse aree disciplinari presenti nei 13 atenei.
La proposta, costruita sulla base delle competenze scientifiche multidisciplinari presenti nel gruppo di lavoro del CALD e rivolta alle figure impegnate a vario titolo nella didattica, mira a promuovere un impegno attivo di tutta la comunità accademica verso la costruzione di contesti universitari in grado di promuovere il successo accademico e la qualità dell’esperienza formativa per tutti.