Anche nel 2021 il Covid-19 al centro dell'attivitą del Centro Antidiscriminazione di LEDHA
Pubblicata la "Relazione di attivitą del 2021" del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi. Agevolazioni sul lavoro, inclusione scolastica e residenzialitą i temi pił trattati
Il costante flusso di richieste di informazioni e consulenza che pervengono al Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi (Cafb) conferma, anno dopo anno, come LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità sia riconosciuta in Lombardia quale ente affidabile per tutelare i diritti delle persone con disabilità. La “Relazione di attività 2021” dà conto delle attività svolte dai legali del centro nel corso dell’anno che si è da poco concluso. "Un anno che, come il precedente, è stato caratterizzato da numerose richieste di informazioni e consulenze riguardanti le ripercussioni che la pandemia ha nella vita delle persone con disabilità, in particolare con riferimento alle agevolazioni sul lavoro, all'inclusione scolastica e alla residenzialità”, spiega l’avvocato Laura Abet.
Nel corso del 2021 sono state più di mille le persone che hanno contattato il Centro Antidiscriminazione per chiedere informazioni e consulenza; un numero che si è mantenuto in linea con quello degli anni precedenti. Un’altra tendenza che si è consolidata nel corso del 2021 è il fatto che i quesiti sottoposti al Centro sono diventati sempre più specifici e, parallelamente, anche le risposte fornite (fin dal primo contatto) offrono consulenze approfondite e specializzate, per rendere la persona consapevole dei propri diritti e fornire gli strumenti più opportuni per tutelarli. Nell’ambito dell’attività stragiudiziale -che quest’anno ha fatto registrare 720 interventi- laddove è necessario i legali del Centro intervengono tramite diffide scritte o, se ritenuto più opportuno, organizzando incontri con i soggetti/enti ritenuti responsabili della discriminazione.
Gli ambiti di intervento che hanno caratterizzato l’attività del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi nel corso del 2021 sono stati la scuola, la presa in carico, l’eliminazione delle barriere architettoniche negli spazi pubblici e privati, la tutela del diritto al lavoro delle persone con disabilità, l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, l’accertamento e l’erogazione di provvidenze economiche. A tutte queste attività “ordinarie”, si sono poi sommate quelle legate all’emergenza pandemica: "I legali del Centro hanno dovuto approfondire aspetti e disposizioni normative sempre nuove al fine i tutelare i diritti delle persone con disabilità e impedire che le persone stesse, solo a causa della loro condizione di disabilità, venissero sottoposte a restrizioni più severe rispetto a quanto previsto per la generalità dei cittadini -spiega l’avvocato Abet.- Il lavoro svolto dal Centro continua a rivelarsi utile per le persone con disabilità e per le loro famiglie in un momento di eccezionalità come quello attuale, si rende ancora più necessario e fondamentale affinché i diritti, insieme alle persone, non si smarriscano. Anche nel contesto attuale di emergenza sussiste il diritto delle persone con disabilità alle pari opportunità”.
Fin dall'inizio della sua attività (nel luglio 2015) il Centro si è posto due principali obiettivi operativi: far crescere la consapevolezza delle persone con disabilità nel riconoscere ed individuare le situazioni di discriminazione vietate dalla legge e contrastare concretamente le situazioni di discriminazione diffuse nella nostra società. Per questi motivi i legali del Centro sono impegnati nell'attività di promozione e comunicazione su temi di interesse generale attraverso la pubblicazione di schede legali dedicate a temi specifici e attività di docenza su temi legati alla tutela legale delle persone con disabilità.