Lisa Noja: vita indipendente e accessibilità al centro
"Siamo consapevoli di dover mantenere altissima l'attenzione sulla legge Delega, affinché il prossimo esecutivo dia 'gambe forti' alla riforma"
Gentilissimo Presidente,
con la presente rispondo alla lettera da voi recentemente inviata a tutti i candidati alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre in Lombardia, a cui LEDHA chiede un serio impegno per la garanzia dei diritti fondamentali delle molte persone con disabilità che rappresenta.
Giustamente, LEDHA e FISH sottolineano l’importanza di una approvazione entro i tempi previsti dei decreti attuativi della legge Delega al governo in materia di disabilità. Durante la legislatura che volge ormai al termine, la nostra forza politica ha fornito un importante contributo alla scrittura della legge -della quale ho avuto l’onore di essere relatrice-, ma siamo altrettanto consapevoli di dover mantenere altissima l’attenzione, affinché il prossimo esecutivo garantisca continuità d’azione e adempia prontamente all’obbligo di adozione dei decreti delegati, in coerenza con la visione sottesa alla delega stessa, per dare “gambe forti” a una riforma che, se implementata correttamente, potrebbe incidere concretamente sulle vite di moltissimi cittadini e cittadine con disabilità.
Le proposte politiche del Terzo Polo in materia hanno proprio tale obiettivo e mirano a dare piena attuazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che indica l’inclusione sociale delle persone con disabilità quale priorità trasversale all’intero Piano. Accanto a questo, le nostre proposte riguardano tre nodi fondamentali, anche da Voi richiamati nella lettera rivolta ai candidati: vita indipendente, accessibilità, inclusione lavorativa.
Ho letto con molta attenzione la vostra proposta di legge regionale in materia di vita indipendente delle persone con disabilità, una proposta che credo possa costituire un importantissimo punto di riferimento anche per il legislatore nazionale, per approntare politiche fondate sul diritto all’autodeterminazione della persona, per un welfare non assistenziale, bensì promozionale.
Su questo punto, io credo che la nostra proposta sull’introduzione di un “assegno per la vita indipendente e la non istituzionalizzazione” sia coerente con le vostre istanze. L’assegno dovrebbe essere svincolato dal Fondo nazionale per le non autosufficienze e andrebbe ad aggiungersi all’indennità di accompagnamento. Riteniamo che un tale strumento possa favorire la deistituzionalizzazione e scongiurare nuove future istituzionalizzazioni di persone con disabilità, consentendo loro di essere protagoniste della propria vita e decidendo della stessa anche con riferimento al diritto all’abitare, ovverosia al dove e con chi vivere, senza subire costrizioni esterne. Secondo la nostra proposta, Inps dovrà procedere all’accertamento dei requisiti di accesso alla misura e l’impiego delle risorse sarà determinato secondo gli obiettivi individuati nel progetto di vita, nonché sottoposto a monitoraggio e rendicontazione.
LEDHA e FISH hanno molto spesso evidenziato l’importanza di un cambio di approccio culturale, che accompagni i mutamenti della normativa di settore. Per questo, sempre in materia di attuazione della legge Delega, riteniamo sia urgente e imprescindibile assicurare una adeguata formazione di tutti gli operatori coinvolti nei processi di valutazione -di base e multidimensionale-, affinché sappiano correttamente identificare le necessità di sostegno e di sostegno intensivo su base ICF, individuando le barriere e i facilitatori che incidono nei diversi contesti e attivando gli strumenti, le risorse, i servizi, le misure e gli accomodamenti ragionevoli volti a garantire alla persona interessata l’effettivo godimento dei diritti e delle libertà fondamentali nei vari ambiti di vita, secondo i propri desideri e legittime aspirazioni.
La nostra forza politica condivide con LEDHA e FISH l’idea dell’assoluta centralità del diritto all’accessibilità che, per le persone con disabilità, costituisce diritto fondamentale strumentale al godimento di tutti gli altri diritti della persona umana, in condizioni di eguaglianza rispetto al resto della popolazione. Pertanto, proponiamo l’adozione di un “Piano shock” per la piena accessibilità di edifici e servizi pubblici. Il piano dovrà dedicare particolare attenzione al fattore genere e occorrerà che si caratterizzi per scadenze e obiettivi pubblici, e dunque verificabili da parte dei cittadini, con risorse specificamente destinate, da integrare con quelle già stanziate per il Pnrr.
Come dimostrato anche dalla casistica giurisprudenziale scaturita dall’importantissima attività del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA, le persone con disabilità sperimentano quotidianamente discriminazioni nell’accesso a spazi e servizi. In considerazione di ciò, proponiamo l’introduzione di un “incentivo accessibilità”, destinato a negozianti e gestori di pubblici esercizi che -al di là del dovuto rispetto dei già vigenti obblighi di legge- adottino interventi per garantire l’accessibilità di spazi e servizi alle persone con disabilità.
La Vostra lettera aperta chiede ai candidati di tutte le forze politiche che si impegnino per fare in modo che le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 siano realmente inclusive, nonché un’occasione per migliorare l’accessibilità e il benessere ambientale di tutti i territori coinvolti. Ritengo che la nostra proposta politica sia pienamente in linea con tali obiettivi: infatti, vogliamo che tutti gli interventi infrastrutturali rispettino precisi requisiti di accessibilità, progettazione universale e accomodamento ragionevole, anche attraverso un’attenta opera di monitoraggio della fase esecutiva di progetti e investimenti, così che la stessa risulti in linea con i principi dell'Universal design.
A tal fine, è necessario istituire percorsi di co-progettazione e condivisione con le associazioni rappresentative delle persone con disabilità, partendo dal modello già adottato per Expo e potenziandolo. Questo anche per garantire un’adeguata formazione del personale tecnico e delle pubbliche amministrazioni, affinché negli stessi capitolati delle gare d’appalto si specifichi la necessità di dotarsi delle competenze specifiche in materia di accessibilità.
Sperando di aver fornito sufficienti chiarimenti e risposte ai quesiti di cui alla vostra lettera aperta, mi permetto di rinviare al documento in allegato per maggiori approfondimenti relativi alle nostre proposte per la garanzia dei diritti fondamentali delle persone con disabilità, anche in ulteriori ambiti d’azione (inclusione scolastica e lavorativa, sport per tutti, sostegni alle famiglie, semplificazione normativa e burocratica, etc.).
Ringraziandovi moltissimo per l’attenzione, spero che in futuro continueremo a dialogare e lavorare insieme -come già molte volte accaduto in passato- per il contrasto alle discriminazioni e la garanzia dell’inclusione, cercando per quanto ci è possibile di rimuovere quelle barriere fisiche, sociali, economiche e culturali che impediscono a tanti cittadini e cittadine con disabilità di accedere in condizioni di eguaglianza a tutte le opportunità, esercitando appieno i propri diritti.
On. Lisa Noja
Candidata al Senato della Repubblica per la lista “Azione e Italia Viva con Carlo Calenda – Renew Europe”