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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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25/04/2023

Approvato il nomenclatore dei Livelli essenziali di assistenza

Il 21 aprile è stato approvato il Decreto tariffe, mettendo così fine a una situazione di stallo durata più di sei anni. Falabella (FISH): "Ora si lavori per inserire protesi e ortesi di ultima generazione"

La Conferenza Stato-Regioni ha trovato l’accordo sul “Decreto tariffe” e ha dunque approvato il nomenclatore tariffario legato ai Livelli essenziali di assistenza (Lea). Dopo sei anni dall’avvio dell’iter è stato raggiunto un risultato importante sul piano dell’assistenza protesica e delle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Il nomenclatore amplia anche il numero di prestazioni tariffate a 2.108 prestazioni rispetto alle 1.702 della precedente legge del 1996.

“L’approvazione dei Lea contribuirà a ridurre le differenze regionali nell’erogazione delle prestazioni oggetto del decreto e a contenere la mobilità sanitaria -ha commentato Vincenzo Falabella, presidente di FISH-. Attendevamo tale approvazione da tempo, si lavori ora per revisionare l’intera struttura del nomenclatore tariffario andando ad inserire protese ed ortesi di ultima generazione di modo che venga garantito il reale diritto di cittadinanza delle persone con disabilità”.

Si tratta di un provvedimento che attende di perfezionarsi addirittura dal 2017, e che contiene un aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza: ovvero del nomenclatore delle protesi e degli ausili, e delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, nonché dei rispettivi tariffari fermi rispettivamente al 1999 e al 1996. Negli anni scorsi le Regioni avevano bocciato diverse altre versioni del “Decreto tariffe”, contestando l’insufficienza delle risorse statali e determinando una situazione di stallo che neppure i numerosi e successivi appelli di associazioni della società civile e di pazienti erano riuscite a sbloccare.

L’entrata in vigore dei “nuovi” Livelli essenziali di assistenza (Lea) -previsti dal Dpcm 502 del 12 gennaio 2017, che ha aggiornato quelli precedenti risalenti al 2001- è stata accolta con favore anche dall’Osservatorio malattie rare (OMaR): “L’approvazione del decreto è un atto che contribuirà a portare la sanità sempre più nella direzione di una maggiore equità tra le Regioni, garantendo ai cittadini le prestazioni e gli ausili di cui effettivamente hanno bisogno -commenta Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttore di OMaR-. Nei prossimi giorni insieme alle associazioni di pazienti dell’Alleanza Malattie Rare e ai clinici, analizzeremo accuratamente le prestazioni inserite nei nuovi tariffari, per essere pronti a proporre integrazioni al prossimo aggiornamento che, ci auguriamo, avrà in futuro cadenza costante, come è stato promesso”. Per OMaR, inoltre, è importante che il nomenclatore includa prestazioni tecnologicamente molto avanzate, anche nuove, e ne elimini alcune ormai totalmente sorpassate.

Per Marco Rasconi, presidente nazionale Uildm, questo risultato è il frutto del lavoro delle Istituzioni e di tutti i soggetti che hanno portato il loro contributo di riflessione e di azione su questi temi. Ci preme ribadire che i Lea e i relativi nomenclatori non devono essere pensati come strumenti statistici, ma devono diventare agili, adattabili. Queste misure devono essere sottoposte a un continuo lavoro di riflessione, adeguamento e cambiamento per poter rispondere ai bisogni delle persone del nostro tempo. Solo così possono diventare strumenti di apertura e non ulteriori barriere -sottolinea Rasconi-. Per noi, persone con disabilità, la carrozzina e altri ausili sono strumenti di libertà perché ci permettono di muoverci, studiare, lavorare, fare sport, avere una vita di relazione. Perciò l’aggiornamento del nomenclatore delle protesi e degli ausili è un passo importante perché crediamo che l’accesso a protesi e ausili costruiti su misura della persona, su misura dei suoi bisogni e del suo progetto di vita, non può dipendere solo da questioni economiche”.

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