Continuare a curare
Il convegno analizza i modelli di lavoro interdisciplinari per supportare il passaggio dell'etą adulta dei giovani con patologie neurologiche e psichiatriche complesse. A Pavia il 4 e 5 luglio
“Transition” è il processo pianificato e mirato che affronta i bisogni medici, psicosociali, educativi e professionali dei giovani affetti da patologie croniche nel passaggio da un sistema sanitario incentrato sul bambino e sull’adolescente a uno orientato all’adulto. I diversi aspetti di questo passaggio -non facile e che presenta una serie di sfide- sono al centro del convegno "Continuare a curare. Modelli di lavoro interdisciplinari per supportare il passaggio all’età adulta nelle patologie neurologiche e psichiatriche complesse” o in programma giovedì 4 e venerdì 5 luglio a Pavia presso la sede di Fondazione Mondino - Istituto neurologico nazionale a carattere scientifico (via Enrico Magenes)
La presa in carico della persona affetta da patologie neuropsichiatriche complesse richiede frequentemente un approccio multidisciplinare (neuropsichiatra infantile, psicologo dell’età evolutiva, pediatra, genetista, fisiatra, endocrinologo, ortopedico etc.) e una pianificazione del percorso terapeutico e riabilitativo in continuità tra ospedale e territorio.
In occasione del passaggio all’età adulta, molte delle figure facenti parte della rete coinvolta nelle età precedenti non possono più far parte del processo di cura e di presa in carico. Alcuni bisogni del soggetto, del sistema e della famiglia rimangono però ugualmente presenti, mentre altri cambiano ed è quindi opportuno definire un nuovo assetto di cura ponderato e inclusivo del coinvolgimento di più figure, al fine di ridurre il rischio del peggioramento dei sintomi e dell’interruzione dell’aderenza al trattamento.
Il passaggio tra i modelli di cura pediatrici e quelli organizzati per le persone adulte non è facile anche perché appartengono a due paradigmi diversi: il primo olistico centrato sulla persona e sulla sua famiglia, il secondo più specificatamente centrato sul contrasto allo sviluppo di una patologia o al recupero delle inabilità ad essa correlate. In tante situazioni cliniche questa differenza non è un problema rappresentando la naturale evoluzione, in ambito sanitario, del normale evolvere della vita per cui da una condizione di dipendenza si passa ad una sempre maggiore autonomia. Ma in presenza di malattie croniche, in particolare se particolarmente complesse, questo cambio di paradigma non è possibile se non a discapito di una buona continuità di cura.
L’evento formativo proposto nasce quindi dall’esigenza di individuare e meglio indirizzare, in maniera condivisa, le diverse necessità dei pazienti affetti da patologia neuropsichiatrica esordita in età evolutiva, al momento del passaggio alla maggiore età, anche in relazione al grado di complessità e multidisciplinarietà richiesta al fine di proporre modelli di transizione della cura programmati e coordinati, incentrati sul soggetto e sulla sua famiglia.
È prevista la partecipazione di un massimo di 200 persone. L’evento è stato accreditato presso la Commissione nazionale ECM ed è rivolto a medici specialisti in neurologia, neuropsichiatria infantile, pediatria, neurofisiopatologia, pediatria (pediatri di libera scelta), medicina generale (medici di famiglia), psichiatria. L’evento è inoltre accreditato per infermieri, infermieri pediatrici, logopedisti, psicologi, tecnici della riabilitazione psichiatrica, tecnici di neurofisiopatologia, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e terapisti occupazionali.
Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione e il programma è possibile consultare la locandina in allegato.