Misura B1, Regione Lombardia conferma gli 8,5 milioni di euro per evitare le liste d’attesa
La Giunta regionale ha approvato la delibera che conferma lo stanziamento nelle more dell’assestamento di bilancio. Manfredi (LEDHA): “Un risultato che è frutto della mobilitazione delle persone con disabilità”
Lunedì 29 luglio la Giunta di Regione Lombardia ha approvato una delibera che conferma -nelle more dell’assestamento di bilancio 2024-2026 approvato nei giorni scorsi- lo stanziamento di 8,5 milioni di euro per evitare la formazione di liste d’attesa per le persone con grave disabilità che presentano domanda per ottenere la cosiddetta Misura B1.
Un impegno che Regione Lombardia aveva assunto lo scorso 29 maggio, al termine di un incontro con i presidenti di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità e FAND Lombardia, la portavoce del Forum del Terzo settore, Anffas Lombardia e Anmic.
“Eravamo in attesa di questa delibera che finalmente dà una risposta certa alle tante persone con gravissima disabilità e ai loro caregiver che temevano di restare escluse dalla Misura B1 -commenta il presidente di LEDHA, Alessandro Manfredi-. Questa delibera è il risultato dell’impegno costante delle associazioni di persone con disabilità che per più di sei mesi hanno interloquito con le istituzioni e le parti politiche per scongiurare i tagli inizialmente previsti dal Piano regionale per la non autosufficienza. Ed è il risultato della manifestazione del 16 aprile cui hanno partecipato più di mille persone con disabilità che sono scese in piazza per tutelare i propri diritti”.
Inoltre, il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a prevedere le risorse necessarie sul Fondo nazionale per la non autosufficienza per il 2025 già nel bilancio di previsione. “Le delibera approvata oggi dalla Giunta si applica solo all’anno in corso -conclude Alessandro Manfredi-. L’ordine del giorno approvato dal consiglio, invece, ci dà la possibilità di iniziare a ragionare e confrontarci sulle soluzioni da mettere in atto il prossimo anno. Per evitare che le persone con disabilità e i loro caregiver debbano vivere la stessa situazione di incertezza”.
Che cosa è successo in questi mesi
Il 28 dicembre 2023 la Giunta regionale ha approvato la delibera 1669 che recepiva il Piano nazionale per la non autosufficienza e prevedeva la progressiva conversione dei sostegni offerti alle persone con grave disabilità in forma di contributi in servizi erogati in forma diretta. Questo avrebbe determinato un taglio significativo (da 650 a 400 euro mensili) del contributo per l’assistenza domiciliare a più di settemila beneficiari a partire dal 1° giugno 2024.
A seguito delle prime interlocuzioni tra Regione e le associazioni è stato ridotto il taglio ai caregiver, ma si è profilato un nuovo rischio: quello che nel 2024 non sarebbe stato possibile accogliere nuove domande per la Misura B1 a causa della carenza di risorse. Per scongiurare questa possibilità LEDHA, FAND e altre 19 associazioni di persone con disabilità hanno promosso la manifestazione “Difendiamo tutti insieme il diritto di esistere” per chiedere lo stanziamento in tempi brevi delle risorse necessarie. Dopo la manifestazione del 16 aprile è ripreso il confronto con Regione che ha portato allo stanziamento delle nuove e ulteriori risorse.