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Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

07/10/2024

Persone con disabilità a Gaza, FISH: un dramma che non può più essere ignorato

Il commento di FISH a un anno dall'attentato terroristico del 7 ottobre: "Chiediamo un intervento urgente per la protezione dei civili, con particolare attenzione ai più fragili. Non c'è futuro senza pace"

È passato un anno dall'attacco terroristico del 7 ottobre 2023 di Hamas durante il quale più di 1.200 israeliani sono state uccise e circa 255 sono stati rapiti e tenuti ostaggio nella Striscia di Gaza. Di questi, un centinaio sono ancora prigionieri dei terroristi. Questo massacro ha scatenato la risposta del governo di Israele e ha portato a una sanguinosa guerra che finora ha causato decine di migliaia di morti e feriti nella Striscia di Gaza, tra cui molte donne e bambini. Un conflitto che, nelle ultime settimane, si è esteso anche al Libano, causando ulteriori danni, morti e feriti anche tra la popolazione civile.

La guerra non solo devasta economie, città e vite, ma lascia segni indelebili sulla salute fisica e mentale di migliaia di persone. Spesso con esiti permanenti che compromettono la qualità della vita. Uno degli effetti più drammatici e tangibili dei conflitti armati è l’incremento esponenziale di persone che acquisiscono una disabilità fisica, sensoriale, psichica, con conseguenze devastanti sulla loro capacità di condurre una vita autonoma. A Gaza, la situazione delle persone con disabilità è particolarmente grave. L’accesso ai servizi di base, alle cure mediche e al supporto necessario per una vita dignitosa è estremamente limitato.

“Le persone con disabilità sono tra le più vulnerabili nei conflitti e pagano un prezzo altissimo in termini di sofferenza e discriminazione -ha commentato la giunta di FISH in una nota-. Chiediamo alla comunità internazionale di intervenire urgentemente per garantire la protezione dei civili, con particolare attenzione ai più fragili, e di assicurare che vengano messe in atto tutte le misure necessarie per una soluzione pacifica del conflitto. Non c’è futuro senza pace”.

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