Milano: delusione e preoccupazione
I primi dati parlano di oltre tre milioni di euro in meno al Comune di Milano rispetto a due anni fa. Questa dovrebbe essere la conseguenza del taglio al Fondo nazionale per le Politiche sociali deciso dal Governo.
Non si ha ancora una idea precisa di quali saranno le conseguenze concrete ma la preoccupazione delle associazioni milanesi aderenti a LEDHA è molto forte. Se il Comune non interverrà con altre risorse vi sarà inevitabilmente una riduzione dei servizi e un deciso peggioramento della qualità della vita delle persone con grave disabilità.
Una preoccupazione che si unisce alla delusione per come è iniziato il percorso che porterà al nuovo Piano di zona milanese. Ancora una volta il Comune non è riuscito a dimostrare la volontà di un realizzare un dialogo costruttivo con le associazioni organizzando incontri dove lo spazio per il confronto è ridotto e marginale.
Le associazioni hanno espresso una valutazione negativa del Piano di Zona appena terminato sia nella forma che nella sostanza. Una valutazione aggravata dal comportamento inaccettabile dell'Assessore Tiziana Maiolo che dal gennaio 2005 non ha voluto discutere le proposte raccolte dalle associazioni in un documento né rispondere alle innumerevoli sollecitazioni inviate. Un atteggiamento ben lontano dallo spirito della legge 328 e di una programmazione partecipata.
Le associazioni milanesi aderenti a LEDHA hanno comunque presentato ancora una volta le proprie idee e contributi per dare vita ad un programma di azioni e interventi che possano migliorare concretamente le condizioni di vita delle persone con disabilità e il riconoscimento dei loro diritti umani e civili. Ai fini dell'assegnazione dei finanziamenti da parte della Regione i lavori dovranno proseguire celermente e nelle prossime settimane si arriverà ad una bozza di Piano per il triennio 2006 - 2008: si vedrà allora quali tra le questioni sottoposte all'attenzione del Comune verranno prese in considerazione.