Architetto, ma perché "Mamma, perché lui è così?"
Mamma perché lui è così? Una domanda semplice ed innocente con la quale il bambino cerca spiegazioni e risposte riguardo ad un mondo che non conosce e che coglie come diverso da sé: quello della disabilità e delle persone con disabilità.
Spesso il bambino non vede soddisfatta la sua legittima curiosità: alla domanda segue solamente un silenzio imbarazzato o una risposta evasiva, come se non fosse bene chiedere, farsi delle domande riguardo alla disabilità.
Altre volte sono gli adulti - ormai cresciuti, che pensano di essere i "normali" - che non hanno più voglia o coraggio di chiedere "perché lui è così?", di domandarsi quali sono le conseguenze concrete che la disabilità porta con sé.
Crediamo invece che sia importante conoscere, domandare e confrontarsi su questi temi, soprattutto per le persone che, a vario titolo, entrano in contatto con le persone che hanno una disabilità.
Per questo abbiamo organizzato una serie di incontri, durante i quali persone con diverse disabilità racconteranno la loro esperienza, soffermandosi in particolare sul tema "Uomo & Ambiente" per dare indicazioni, stimoli, suggerimenti a tutte quelle persone che si occupano della definizione degli spazi:, siano essi progettisti, terapisti, o educatori...
Questi incontri possono essere l'occasione per i progettisti per poter finalmente domandare alla persona disabile "perché lui è così" e capire quali sono le esigenze delle persone. Per terapisti o educatori - che già possiedono sufficienti conoscenze sulle disabilità - potrà essere un nuovo modo di "incontrare" e riscoprire la persona con disabilità, non necessariamente legato al rapporto terapista-paziente e alle "regole" che esso comporta.
L'esperienza maturata in questi mesi di collaborazione tra architetto e terapista occupazionale, ci sta mostrando come mondi professionali apparentemente lontani e distanti, si completino nella loro diversità, trovando un terreno di confronto proprio nel rapporto "Uomo & Ambiente".
Gli incontri potranno essere un'occasione di incontro per tutti, per "conoscersi" e "parlarsi", per poter davvero progettare tenendo conto di tutti gli aspetti che circondano, le persone e, in particolare, le persone con disabilità.
Da dove partire per cominciare a confrontarsi, a conoscersi se non da quello che dovrebbe essere il punto di partenza di ogni progetto, di ogni intervento riabilitativo, ovvero dalla "persona" messa al centro della nostra attenzione, con la sua esperienza, i sui desideri e le sue necessità.
Giovanni Del Zanna (architetto) e Marco Lodi Pasini (Terapista Occupazionale)