Vota la Convenzione: la lettera di Cbi e Forum ai comuni della Provincia di Bergamo
Il Coordinamento bergamasco per l'integrazione e il Forum delle associazioni di volontariato sociosanitario hanno inviato ai comuni della provincia una lettera per sostenere la campagna di Ledha.
Il Coordinamento bergamasco per l'integrazione (Cbi), composto da 31 associazioni di genitori di persone con disabilità e da 3 genitori singoli e il Forum delle associazioni di volontariato socio sanitario bergamasche (Forum) composto da 21 organizzazioni, hanno inviato a 243 dei 244 comuni della provincia di Bergamo (Boltiere ha già aderito) una lettera per invitarli a sostenere la campagna "Vota la convenzione" promossa da Ledha - Milano.
In particolare, hanno chiesto ai Consigli comunali di deliberare, in questo scorcio di mandato per molti di loro, una mozione che impegni loro stessi e la Regione Lombardia a:
- dare attuazione ai principi sanciti nella Convenzione ONU dei Diritti delle Persone con disabilità nei differenti settori dell'Amministrazione;
- monitorare con continuità l'applicazione della Convenzione, costruendo percorsi di studio e di ricerca, un sistema regionale di monitoraggio e implementazione della Convenzione nella legislazione e nelle azioni regionali;
- coinvolgere attivamente le persone con disabilità e le loro organizzazioni più rappresentative in ogni processo connesso all'attuazione dei principi sanciti dalla Convenzione;
- costituire un Osservatorio regionale sulla Condizione della persona con disabilità.
Cbi e Forum ritengono che la "Convenzione Onu dei diritti delle persone con disabilità" rappresenti il confronto fra culture, sensibilità, interessi diversi e un processo democratico, complesso e partecipato che ha portato a definire la diversità come un prezioso contributo e l'inclusione come superamento dell'integrazione. Due buone ragioni per chiederne fortemente l'applicazione.
Diversità come occasione preziosa per riorganizzare i modi di educare, di insegnare, di partecipare, di lavorare rispondendo alla diversità di ognuno, non sempre così evidente, ma non per questo meno significativa. La convenzione adotta questo punto di vista con chiarezza e lo pone nei presupposti, alla lettera m) del preambolo riconoscendo, inoltre, i preziosi contributi, esistenti e potenziali, apportati da persone con disabilità in favore del benessere generale e della diversità delle loro comunità; ritenendo che la promozione del pieno godimento dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della piena partecipazione nella società da parte delle persone con disabilità porterà ad un accresciuto senso di appartenenza e a significativi progressi nello sviluppo umano, sociale ed economico della società e nello sradicamento della povertà.
Inclusione come superamento dell'integrazione. Nella prospettiva dell'integrazione la presenza della diversità è prevista e gestita attraverso interventi "speciali" per far sì che il diverso possa stare nel contesto che non cambia e non viene influenzato dalla sua presenza, sia accolto a patto che si adegui. Nella prospettiva dell'inclusione il riconoscimento della presenza della diversità è un dato di partenza. La composizione del gruppo, le diversità di ciascuno, determinano come viene pensato un intervento educativo, un modo di stare insieme, di partecipare alla vita sociale.
Referenti dell'iniziativa sono Sergio Palazzo, presidente dell'associazione Oltre noi di Almè e presidente del Cbi, Edvige Invernici, presidente di Uildm e coordinatore del Forum.