I tagli gravano sempre più sulle persone con disabilità: le associazioni bergamasche scrivono al Presidente della Repubblica
Il Forum delle Associazioni di Volontariato Socio-Assistenziale, delle Famiglie e dei Gruppi Informali dell’Isola Bergamasca e della Bassa Val S.Martino scrivono a Giorgio Napolitano per esprimere le proprie preoccupazioni
Stimato Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
siamo il Forum delle Associazioni area Disabilità dell'Isola Bergamasca, un territorio della prospera Bergamasca, costituitosi in rappresentanza di famiglie, associazioni di persone disabili e volontari che si spendono quotidianamente nella forte e irrinunciabile determinazione di restituire loro dignità e qualità di vita, affrontando sia il loro specifico svantaggio che l'isolamento e i pregiudizi a cui la nostra società ancora oggi li costringe.
Attraverso la collaborazione con gli altri coordinamenti sia a livello provinciale (Coordinamento Bergamasco Integrazione) che a livello regionale e Nazionale (LEDHA e FISH), partecipiamo attivamente e crediamo con adeguata competenza ai tavoli di lavoro della L. 328/00 sin dal suo varo.
L'impegno è stato ed è notevole: l'Isola Bergamasca - similmente ad altri territori italiani - purtroppo non gode dei servizi necessari a soddisfare le legittime aspettative di qualità di vita delle persone disabili per evitare il completo isolamento delle rispettive famiglie; e pensare che la legislatura italiana garantisce, almeno sulla carta, pari dignità e pari opportunità dalla nascita al "dopo di noi" attraverso leggi che sanciscono il diritto allo studio, all'inclusione scolastica, all'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza socio-sanitaria.
Il nostro paese è stato tra i primi a sottoscrivere la recente Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
Non ci soffermiamo sui dettagli della vita sacrificata a cui le nostre famiglie sono costrette nei diversi ambiti: lavorativo, assistenziale, di svago, di aspettativa per il futuro dei nostri figli; sostenuti un'assegno di accompagnamento e di pensione al 18mo anno di età, insufficienti a garantire assistenza e terapie riabilitative 24h su 24h.
Queste difficoltà mettono a dura prova le nostre famiglie e non a caso molte le loro entrano in crisi e si separano proprio per l'insostenibilità dei ruoli genitoriali e dei rapporti coniugali. Per molte di loro l'abbandono del posto di lavoro, solitamente della madre, è una scelta obbligata e di conseguenza il sostegno economico risulta monoreddito.
Ora vorremmo sottoporLe la questione scottante dei tagli previsti dalle finanziarie che si susseguono per azzerare il deficit accumulato dal nostro paese e che in gran parte graveranno proprio sulle nostre famiglie.
La nostra preoccupazione è che i nostri sforzi di collaborazione e progettualità con le Istituzioni locali per il mantenimento e il miglioramento degli attuali standard dei servizi essenziali vengano cancellati perché Regione e Comuni non saranno più in grado di sostenerli.
Anche nella bergamasca la crisi morde forte e le nostre famiglie non ne sono esentate.
Non vogliamo certamente gravare su di Lei per la risoluzione di problemi di tale portata, ma è importante per noi condividere queste preoccupazioni e ricevere garanzia del Suo sostegno e del Suo autorevole interessamento.
Per quanto riguarda le nostre famiglie, speriamo di riuscire a sopportare il vento ostile di un'economia che in nome del rigore ci sta travolgendo, ma come ci riusciremo se saranno eliminate le detrazioni fiscali per i figli a carico, per il lavoro dipendente, per le spese mediche, per le terapie riabilitative, per gli ausili tecnologici a supporto della loro disabilità? Come potremo assicurare loro in futuro quanto già oggi a fatica riusciamo a dargli?
E cosa dire sui tagli alla scuola? I primi ad esserne penalizzati sono proprio i nostri ragazzi. Drammatiche riduzioni di organico degli insegnanti di sostegno, classi gonfiate a dismisura (30 alunni e più per classe), tagli sulle ore concesse dai comuni per l'assistenza educativa, senza la quale i nostri figli sono costretti a restare a casa.
Le chiediamo un'altrettanto forte interessamento al momento delicatissimo in cui i nostri figli lasciano la scuola dell'obbligo; servono interventi normativi rivolti a favorire e incentivare la creazione di progetti socio-occupazionali o servizi diurni adeguatamente mirati alla realizzazione dei loro Progetti di Vita.
Ma la più grave preoccupazione che ci rende insonni è il tema della residenzialità, del "dopo di noi", il distacco prima temporaneo e poi definitivo dalla nostra protezione e dalla nostra esclusiva capacità di capirli, accudirli, amarli. Avrà certamente compreso che dalla loro nascita al termine della nostra vita la nostra dedizione a loro è fondamentale e totale ma insufficiente se non sostenuta da un progetto in cui la famiglia venga affiancata dalla comunità, si chiami essa ASL, INPS, Comune o Regione.
Non è accettabile che il nostro Paese abbandoni i propri figli più fragili e se fino ad oggi difendere la loro dignità e pensare al loro presente, alle loro cure, alla loro tutela e alla loro "abilitazione", al loro progetto di vita è stato un impegno grande, d'ora in poi temiamo che diventerà insostenibile perchè chi governa questo paese ha deciso di far pagare la crisi economica in parti uguali.
Don Milani, quanto mai attuale e profetico ci ha insegnato che " non c'è nulla di più ingiusto che far parti uguali tra diseguali".
Ma questo messaggio così esplicito e provocatorio sembra essere incompreso a chi riveste un ruolo di responsabilità istituzionale in questo momento così critico lasciando al proprio destino chi non è in grado di superare difficoltà provocate proprio da scelte inique.
Crediamo che ogni intervento, a qualsiasi livello esso venga deciso, debba irrinunciabilmente tutelare gli ultimi stimolando le energie positive di un Paese che ha comunque risorse generose nonostante vengano vilipese da scelte dettate da interessi di categoria o di potere.
un cordiale saluto
Forum Associazioni
Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino
Calusco 30 agosto 2011
Per informazioni:
Forum delle Associazioni di Volontariato Socio-Assistenziale, delle Famiglie e dei Gruppi Informali dell'Isola Bergamasca e della Bassa Val S.Martino - Area Diversamente Abili -
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