Questo sito utilizza cookie. Proseguendo la navigazione si acconsente al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
Informativa estesa         

Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

29/09/2011

I conti non tornano

Riflessione sui numeri forniti o non forniti dall’Ufficio Scolastico regionale della Lombardia a cura di Donatella Morra, coordinatrice LEDHAScuola

Nell'anno scolastico 2010/2011 frequentavano le scuole statali lombarde 28549 studenti disabili, con 12222 posti di sostegno (dati SIDI, al 28 ottobre 2010).
Al 30/6/2011 gli alunni con disabilità certificata erano già saliti di 1921 unità: da 28549 a 30470.
Ci si sarebbe aspettati, in una logica di programmazione, che l'organico "di fatto" del nuovo anno scolastico ne tenesse conto, quanto meno partendo dalla situazione consolidata, deroghe incluse, alla fine del passato anno scolastico.
Invece no: l'Ufficio Scolastico Regionale d'estate azzera i conti e dispone che l'organico di fatto per il nuovo anno scolastico parta con 42 posti di sostegno in meno: 11622 posti contro gli 11664 dell'anno precedente!
Il resto lo faranno le deroghe: rassicura in tal modo le Associazioni delle persone con disabilità il Dr. Colosio, Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale, promettendo un incremento delle deroghe da 554 a 800 posti.

Nella tabella, pubblicata il 22 settembre 2011 sul sito della FLC-CGIL della Lombardia (con i commenti giustamente critici dell' Organizzazione Sindacale), compaiono finalmente le deroghe approvate dall'Ufficio Scolastico Regionale, dopo aver ricevuto le "conferme" da parte degli Uffici Territoriali Provinciali. I numeri sono di nuovo cambiati: le deroghe concesse salgono a 1008, che si vanno ad aggiungere all'organico di fatto (ritornato ai livelli dello scorso anno:11664 posti di sostegno) ma è anche cresciuto il numero degli alunni con disabilità: da 28549 dell'estate a 30821, con un peggioramento ulteriore del rapporto medio alunni con disabilità/posti di sostegno dell'anno scorso, dal valore di 2,33 a quello attuale di 2:43, peggiore del rapporto medio tendenziale di 1:2 auspicato dalle "Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria" (L. 111/2011)

In realtà se continuiamo a parlare di numeri che - lo ricordiamo - sono solo uno dei parametri su cui testare la realizzazione dell'inclusione degli alunni con disabilità nella scuola di tutti, a fronte di un incremento massiccio di alunni con disabilità vera di 2272 unità all'inizio di questo anno scolastico rispetto al 2010/2011, i posti in deroga in più sono 450: 11664 (organico di fatto del 2011/12, identico a quello del 2010/2011) + 1008 deroghe = 12672 (posti totali di sostegno del corrente anno scolastico). 12672-12222 (posti totali di sostegno del precedente anno scolastico) = 450.

Se poi mettiamo la lente di ingrandimento sulla tabella delle deroghe, ci accorgiamo che finalmente vi si tiene conto dei "gravi" o, meglio, di quegli alunni con disabilità che necessitano del massimo di supporto educativo-didattico, del " rapporto 1:1", ossia di un posto di sostegno tutto per sé, dalle 22 alle 18 ore a seconda dell'ordine di scuola frequentata.
In Lombardia sono 5272, circa un sesto dei 30821 alunni con disabilità. Sono i più gravi tra i gravi, ma che ne è degli altri, un po' meno gravi o certificati come "non gravi" dalle Commissioni ASL? Si dividono il monte ore complessivo rimanente: nella tabella sono 25549 e si dividono il monte ore complessivo rimanente: 7400 posti di sostegno, con una media di 3,45 allievi per ogni insegnante di sostegno. In parole povere e passando dai numeri alle "persone": 6 ore di sostegno o poco più alla settimana!
Che ne è di loro nelle ore senza supporto, che sono la stragrande maggioranza dell'orario di frequenza? Sono per lo più allo sbando, dentro o fuori della classe, soprattutto se non ci sono insegnanti di classe con una formazione iniziale e in itinere in didattica speciale, coinvolti nella stesura collegiale dei documenti programmatici (v. Nota Ministeriale 4798/05) o "semplicemente" personalmente motivati, sensibili e consapevoli che l'alunno con disabilità fa parte a pieno titolo della classe, ha gli stessi bisogni e gli stessi diritti dei suoi compagni ( di imparare, comunicare, socializzare, acquisire stima in se stesso, divertirsi come gli altri e con gli altri..) anche se necessita di modalità, mezzi e strategie diversi per soddisfarli.

Questo vuol dire "mettere le pezze" a una situazione da più parti divenuta intollerabile, denunciata da LEDHA, che si fa portavoce delle Associazioni di Persone con Disabilità a cui pervengono quotidianamente le denunce delle famiglie degli alunni con disabilità.
Altro che "dettagliata analisi dei singoli casi" per arginare "deroghe a pioggia"!
Le famiglie stanno fronteggiando tagli orizzontali e indiscriminati di risorse sia da parte dello Stato sia da parte degli Enti Locali e il bisogno reale di un supporto organizzato all'integrazione scolastica, che sia qualitativamente idoneo oltre che quantitativamente sufficiente, supera di gran lunga l'offerta.
Non è serio fare equilibrismi contabili con i numeri, come non è serio riportare nel dossier "La scuola in Lombardia" (tabella 2.1) al 12 settembre 2011 alla voce "alunni disabili delle scuole statali" il totale corrispondente all'anno scolastico precedente (28547) e non riportare mai il numero di alunni disabili accolti nelle scuole non statali, dove pure gli alunni con disabilità dovrebbero avere pari diritto di accoglienza che nella scuola statale..

Siamo consapevoli che in tempi di crisi si debba stringere la cinghia tutti ma, come scrive l'Associazione Tutti a scuola, escludere un bambino con disabilità dalla scuola di tutti, privarlo di un occasione unica di integrazione, di cui in molti casi la vita all'indomani della scuola gli sarà avara, significa escluderlo anzi tempo dalla vita.
E di questo non vogliamo essere responsabili, anche alla luce dei diritti faticosamente conquistati dal Movimento delle Persone con Disabilità e da tutti i cittadini che si sono opposti a ogni forma di discriminazione.

 

Condividi: Facebook Linkedin Twitter email Stampa