Certificazioni INPS
Per i disabili intellettivi il certificato medico necessario per ottenere il riconoscimento di invalidità vale per tutta la vita e nessun'altra dichiarazione deve essere richiesta.
Una precisazione necessaria dopo che la Direzione Generale Lombardia dell'Inps ha richiesto a numerose persone con disabilità intellettiva e relazionale la dichiarazione di responsabilità richiesta al resto degli invalidi civili.
Una segnalazione che è partita dall'Associazione Vivi Down che ha raccolto i dubbi e le domande di molte famiglie che, giustamente, pensavano di essere finalmente esentate da questo inutile obbligo burocratico.
Il Servizio Legale di LEDHA ha confermato ai rappresentanti dell'associazione "l'attuale validità della normativa che consente ai disabili intellettivi e minorati psichici di presentare in sostituzione della dichiarazione di responsabilità un certificato medico. Il certificato è valido per la tutta la durata della vita dei soggetti interessati. Si tratta del comma 254 dell'art. 1 della Legge 662/1996. Questa norma è stata inoltre confermata dalla Circolare Inps n. 191 del 12.12.2003 il cui art. 19.5 stabilisce espressamente <<Le dichiarazioni non vengono richieste ai titolari di prestazioni INVCIV disabili intellettivi e minorati psichici che hanno presentato il certificato medico ai sensi dell'articolo 1, comma 254, della citata legge n. 662/96 per i quali è memorizzato sul data base delle pensioni, al campo GP1AJ11, il codice 4.>> Insomma anche la normativa interpretativa dell'Istituto Previdenziale richiama la norma del 1996."
Una affermazione che è stata ribadita alla Direzione Generale Lombardia dell'Inps in una lettera in cui, richiamando la legge 662/96 e la circolare Inps del 2003 si richiede che venga fatta chiarezza sulla questione prendendo le opportune iniziative "affinché le famiglie di persone con disabilità intellettive non vengano sottoposte ad adempimenti non previsti dall'attuale normativa".