E io, cosa faccio?
E io cosa faccio? Non è solo il titolo del prossimo convegno organizzato dall'Anffas di Milano. E' la domanda, a volte angosciante, che si pongono molte persone con disabilità e i loro familiari una volta terminata la scuola dell'obbligo e verificate le difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. Cosa fare, quali opportunità, alternative alla solitudine e all'emarginazione?
La risposta in questi anni si è chiamata Cse (Centro Socio Educativo), un servizio che negli ultimi dieci anni ha visto la sua massima diffusione e che oggi è al centro di una forte riflessione da parte degli addetti ai lavori, pubblici e privati, e dalle associazioni per disabili. A fianco di questa risposta istutuzionale e a volte istituzionalizzante sono nate nel territorio piccole e grandi esperienze alternative che hanno cercato di trovare risposte nuove e forse più efficaci al 'problema diurno' di molte persone con disabilità intellettiva.
Il convegno dell'Anffas, che si svolgerà Martedì 18 novembre dalle 9 alle 17 presso il Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 61 a Milano, promuove una riflessione sulla fase di passaggio dai Cse ai centro diurni integrati, permette la scoperta di realtà significative quali ad esempio la rete della Martesana, le attività promosse dal Comitato Arte Teatro & Handicap e offre una serie di informazioni fondamentali sul nuovo quadro normativo.
Interverranno tra gli altri Maurizio Cavalli della cooperativa I Percorsi, Giuseppina Coppo della Direzione Generale Famiglia della Regione Lombardia e Mario Mozzanica dell'Università Cattolica di Milano.