L'INPS accoglie la richiesta del Ministro Fornero
Un importante cambio di rotta da parte dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Grazie all'immediata mobilitazione di associazioni e sindacati sospesa la circolare 149/2012.
L'INPS, con Circolare del 28 dicembre 2012, n. 149 - Allegato n. 2, p 27- quella di fine anno che tradizionalmente dedica a riassumere in tabella le prestazioni pensionistiche per gli invalidi civili, aveva stabilito un grave elemento di novità che riguardava i soli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidità.
Infatti fino al 2012 il limite reddituale considerato era quello relativo ai redditi strettamente personali. Dal 2013 sarebbe stato considerato anche quello del coniuge. Per comprendere, nel caso specifico di un invalido civile al 100 % sposato se si fosse superato un reddito lordo annuo di 16.127,30 euro, si sarebbe perso il diritto alla pensione di invalidità, pari alla cifra mensile di 275,87, e questo cambiamento sarebbe stato gravemente lesivo dei diritti delle persone con disabilità, per di più proveniente da un atto puramente amministrativo.
Restava però invariato inspiegabilmente il diritto all'indennità di accompagnamento, e questa misura paradossalmente non riguarda invalidi parziali, sordi e ciechi.
Il mondo delle associazioni, dei sindacati, insieme ad alcuni parlamentari, si è immediatamente attivato per rispondere a quest'altro attacco dell'INPS verso le persone con disabilità discriminandole a priori, per il solo fatto di essersi sposate.
Fortunatamente la notizia è stata compresa nella sua gravità: l'ultima indicazione importante è quella del Ministro del Lavoro Elsa Fornero che ha formalmente chiesto all'INPS di sospendere l'applicazione della Circolare 149/2012 in attesa di approfondimenti.
Oggi, a soli 14 giorni di distanza dalla sua pubblicazione, volentieri pubblichiamo il nuovo Messaggio INPS, (Messaggio INPS n.717 del 14/01/2013) che sospende quella decisione puramente amministrativa, eppur lesiva gravemente dei diritti delle persone con disabilità che fossero state sposate: un cambio di rotta da parte dell'INPS importante in questo momento di incertezza.
Con il Messaggio 717 di oggi, INPS accoglie la richiesta del Ministro e sospende la disposizione relativa ai limiti reddituali: per la pensione di inabilità civile si continuerà a far riferimento al reddito personale della persona invalida.