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Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

25/01/2013

Convenzione Onu: da ciascuno il suo

A Garbagnate (Mi) il prossimo 28 gennaio si terrà un consiglio comunale aperto dedicato alla Convenzione Onu. Punto d’arrivo di un lungo percorso di condivisione tra le associazioni e la cittadinanza.

Riccardo Morelli, assistente sociale, responsabile del Servizio Disabili Comune di Garbagnate Milanese, ce ne illustra i passaggi:

"A Garbagnate Milanese, lavorando fianco a fianco con le famiglie delle persone con disabilità, in molte occasioni siamo riusciti a costruire un importante relazione di partnership. Questo è stato possibile perché abbiamo provato, famiglie e servizi, a smetterla di trincerarci dietro codifiche rigide del bisogno, dietro le diagnosi.
È sbocciata una nuova modalità di collaborare: da alcuni anni parliamo di futuro, di progetti di vita, di storie di vita. Si è creata una nuova alleanza, basata sul fatto che abbiamo accettato il rischio di ascoltarci al di là del bisogno emergente. Però tutto questo era difficile da far passare, da condividere. Sentivamo la necessità di far sapere, di lasciar trapelare. Perché le cose belle, se celate, sfioriscono.
In un percorso formativo organizzato da LEDHA (Lega per i diritti delle persone con disabilità) ho scoperto la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. E sono venuto a conoscenza della campagna "Vota la Convenzione" promossa proprio da LEDHA che mira a sensibilizzare le istituzioni locali sui contenuti e l'utilità di questo documento. Lo strumento di cui si serve la campagna è il sostegno alla Convenzione tramite le deliberazioni delle assemblee degli enti locali (consigli comunali, provinciali, ect.). Mi è subito piaciuta e sembrava facesse proprio al caso nostro.
Prima di tutto conoscere la Convenzione ONU mi ha molto sorpreso. Avevamo iniziato a lavorare insieme alle famiglie dalla fine del 2006, mentre la Convenzione ONU è legge dello Stato dal 2009. Eppure la sintonia tra il nostro lavoro e la Convenzione era pressoché totale. Parlavamo lo stesso linguaggio, senza conoscerci.
Quando incontri qualcuno e ti accorgi di aver fatto la stessa strada senza saperlo è una sensazione singolare, per certi versi esaltante. Ci si trova e ci si capisce al volo. Proprio per la qualità della strada che avevamo fatto insieme a Garbagnate non potevamo limitarci ad utilizzare la Convenzione per un burocratico passaggio consigliare, pur con le migliori intenzioni divulgative. È venuta quindi in modo naturale l'idea di darle corpo, incarnarne il senso nella realtà garbagnatese.
Perciò abbiamo proposto alla cosiddetta "società civile" un percorso partecipato nel quale si potesse conoscere la Convenzione ONU per giungere ad una sua "traduzione in garbagnatese". Così si è costituito un gruppo di lavoro formato da 12 persone appartenenti a diverse associazioni di volontariato, a servizi e cooperative sociali del territorio. Il gruppo, convocato e coordinato dal Servizio Disabili del Comune, ha lavorato in alcuni incontri nella prima parte del 2011.
Già in quella fase sapevo che la presenza di Umberto Lucarelli sarebbe stata utile. Non sapevo ancora come e perché, ma mi pareva molto probabile. Il punto di partenza, almeno per me, era "portare fuori", rendere evidente, mostrare. Chi meglio di un regista, e di un regista come Umberto, poteva aiutarci? Il problema era che non sapevo ancora cosa mostrare e con che mezzo.
Il percorso è stato molto intenso. Abbiamo lavorato su alcuni concetti cardine contenuti nella Convenzione: la definizione della disabilità, la definizione di discriminazione fondata sulla disabilità, la definizione di accomodamento ragionevole e quella di divieto di regresso. Abbiamo prodotto un documento scritto, ma sentivamo che non bastava: il documento avrebbe accompagnato la proposta di deliberazione del Consiglio Comunale, ma era poco, troppo poco incisivo. Occorreva qualcosa di più. Qualcosa che emozionasse.
Allora, con semplicità, insieme alle famiglie ed agli operatori coinvolti nel percorso, abbiamo cercato di andare al nocciolo delle questioni, abbiamo cercato di ricordare e condividere le nostre esperienze ed i nostri pensieri nati a seguito della conoscenza della Convenzione ONU. Ne è scaturito così il testo di un filmato dal titolo "Convenzione ONU: Da ciascuno il suo" per la regia di Umberto Lucarelli.
Il lavoro di Umberto Lucarelli mi emoziona, ogni volta che lo rivedo: in modo delicato ed estremamente chiaro smonta quelle che potrebbero essere le comuni certezze sulla disabilità. Rende la disabilità una questione comunitaria e lo fa senza fare appelli, lancia in resta, a diritti sacrosanti lesi o a leve morali ineludibili. Lo fa parlando di umanità, perché le persone con disabilità sono, prima di tutto, parte dell'umanità. Come ognuno di noi, con o senza disabilità.
L'altro aspetto di estremo interesse relativo a questo filmato è che esso stesso incarna la concretezza della Convenzione ONU, che non è un insieme di parole, una dichiarazione d'intenti. È qualcosa di più: uno strumento di lavoro, che produce cultura della diversità e favorisce la riflessione della comunità sul suo rapporto con la disabilità. Per questo è importante la diffusione del cortometraggio, ma occorre anche diffondere la storia che ha condotto alla sua ideazione e realizzazione, perché è una prova che, anche grazie alla Convenzione ONU, qualcosa può cambiare nelle nostre comunità e nelle vite delle persone con disabilità che vi abitano.
In questo senso "Convenzione ONU: Da ciascuno il suo" è il prodotto di uno sforzo creativo che ha il merito di spingere a riflettere sulla disabilità e sul suo posto nelle nostre comunità. Il lavoro sulla Convenzione ONU è fondamentale perché non si limita ad enunciare diritti da affermare, ma ci rimanda alla loro essenza: il limite del nostro essere, ciò che noi siamo è intimamente legato, definito, dall'essere dell'altro. Come individualità autosufficienti non abbiamo alcun senso. Questo significa che ognuno di noi è corresponsabile di molta parte di ciò che è il suo vicino.
La chiusura del percorso fatto con la "società civile" di Garbagnate sulla Convenzione è avvenuta alla fine del 2011. L'obiettivo da raggiungere era, però, l'adesione alla Convenzione ONU da parte del Consiglio Comunale di Garbagnate. Purtroppo alcune vicissitudini politiche che hanno portato alle elezioni anticipate e non hanno permesso di portare in Consiglio il lavoro fatto sulla Convenzione.
Oggi i tempi sembrano maturi. Finalmente il 28 gennaio alle 20.30 presso l'aula consigliare del Comune di Garbagnate Milanese (Villa Gianotti - Via Milano 21) si terrà un Consiglio Comunale aperto dedicato interamente alla Convenzione ONU nel quale verrà anche proiettato il Cortometraggio "Convenzione ONU: da ciascuno il suo". Sarà un'occasione importante, siete invitati.

Riccardo Morelli

Assistente Sociale, Responsabile del Servizio Disabili Comune di Garbagnate Milanese

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