Discriminazione, sanzionati i "Magazzini Generali"
Il Comune di Milano ha sanzionato il locale con una multa di 500 euro e alla chiusura per trenta giorni. Motivo: aver impedito a una ragazza con disabilità di assistere a un concerto.
Il Comune di Milano, accogliendo un'istanza presentata da Ledha, ha sanzionato i Magazzini Generali con il pagamento di una multa di 516 euro e a un periodo di chiusura di trenta giorni. Motivo: aver discriminato una ragazza disabilità che voleva assistere a un concerto. "Questo provvedimento, al di là della scelta di periodi di chiusura che non danneggiano il locale, ha comunque un valore fondamentale - commenta Franco Bomprezzi, presidente di Ledha -. Si tratta del primo riconoscimento pubblico del pieno diritto delle persone con disabilità a vedere garantita l'accessibilità dei locali pubblici, senza alcuna discriminazione".
La vicenda ha avuto inizio il 18 marzo 2013 quando F.C., una ragazza residente a Bergamo, raggiunge Milano per assistere a un concerto ai Magazzini Generali, uno dei più celebri e frequentati locali di Milano. La ragazza si sposta con una carrozzina elettrica e, consapevole delle difficoltà che deve affrontare quotidianamente, aveva scritto diverse mail per informarsi sull'accessibilità del locale. Ricevute risposte positive dalla società che organizzava l'evento, compra il biglietto.
Arrivata nel locale, però, l'amara sorpresa: alcuni gradini le impediscono di accedere al piano rialzato dei Magazzini Generali dove è in programma il concerto cui vuole assistere. "L'accessibilità" garantita dai titolari del locale era in realtà affidata a un robusto buttafuori che avrebbe dovuto sollevare la carrozzina a forza di braccia. Soluzione che però non è stato possibile applicare perché la carrozzina di F.C. è particolarmente pesante.
Sulla base della denuncia della ragazza, e dopo aver tentato una mediazione tra le parti, il 30 aprile scorso il Servizio legale di Ledha ha presentato un'istanza al Comune di Milano per chiedere la chiusura temporanea dei Magazzini Generali in base a quanto previsto dalla legge 104 del 1992. "La richiesta di chiusura del locale - si legge nell'istanza redatta dall'avvocato Gaetano De Luca - trova le sue ragioni anche nel fatto che il titolare dei Magazzini Generali ha assunto una posizione intransigente, ritenendo che l'attuale sistema di accessibilità consenta di scongiurare l'addebito di condotte discriminanti".
Una richiesta accolta dal Comune di Milano. Per i dirigenti comunali, il "servizio di sollevamento" messo in atto dai Magazzini Generali per consentire l'accesso alle persone con disabilità non può essere definito una metodologia per il superamento delle barriere architettoniche. "Ma, tutt'al più, una pratica estemporanea per sopperire a una situazione di emergenza, in ogni caso lesiva della dignità della persona diversamente abile e (...) non tecnicamente idonea".
"Si tratta di un provvedimento molto importante perché ribadisce come oggi le persone con disabilità sono titolari di un diritto pieno ed esigibile a partecipare a qualsiasi evento culturale alla pari degli altri - sottolinea l'avvocato Gaetano De Luca del Servizio legale Ledha -. Qualsiasi impedimento o limitazione a questo loro diritto costituisce una condotta discriminatoria sanzionata dalla legge con la chiusura del locale e con la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni subiti".
"A Ledha non interessa la gravità o meno delle sanzioni inflitte, quanto piuttosto la conferma di un principio troppo spesso disatteso senza alcun motivo. Anzi in palese violazione delle leggi che sono in vigore ormai da molto tempo - aggiunge il presidente Franco Bomprezzi -. Speriamo che questo precedente contribuisca a diffondere una maggiore cultura dell'accessibilità e del diritto di tutti a fruire anche delle occasioni di spettacolo, non solo a Milano".
Una decisione importante anche in prospettiva Expo 2015. Con questo provvedimento il Comune di Milano sembra voler lanciare un messaggio chiaro: qualsiasi locale e attività privata aperta al pubblico deve essere esercitata in modo da non escludere le persone con disabilità che vogliono accedervi e parteciparvi.
Nel caso in cui i Magazzini Generali decidessero di opporsi a questa sanzione, Ledha affiancherà il Comune di Milano per sostenere le ragioni di tale decisione e per evidenziare come in realtà si tratti di una sanzione simbolica e sostanzialmente poco incisiva sulla attività del locale. "Il provvedimento sanzionatorio avrebbe potuto essere molto più pesante. Ma evidentemente non si è voluto giustamente infierire su un locale che rappresenta per Milano un punto di riferimento per la promozione e la diffusione di musica", conclude l'avvocato Gaetano De Luca.