Sesto San Giovanni, un logo per gli eventi accessibili
Sulle locandine che pubblicizzano iniziative promosse, patrocinate o sponsorizzate dal Comune dovrà essere indicato se la sede è accessibile o meno. Paganini (Asped): "Creare cultura sull'accessibilità"
Talvolta basta poco per semplificare la vita delle persone con disabilità: ad esempio un logo che indica l'accessibilità o meno dei locali. Ci siamo abituati a vederle sulle guide dei ristoranti o sulle brochure degli alberghi ma a Sesto San Giovanni hanno deciso di fare di più: sulle locandine che che pubblicizzano iniziative promosse, patrocinate o sponsorizzate dal Comune dovrà essere indicato se la sede prescelta è accessibile o meno alle persone con disabilità.
Un gesto semplice, eppure dal grande impatto culturale, che la giunta guidata dal sindaco Monica Chittò ha sancito con una mozione approvata nel mese di febbraio in cui ha fatto propria una richiesta dell'Associazione sestese persone disabili. "Capita spesso che una persona con disabilità che vuole partecipare a un concerto o a un dibattito scopra solo all'ultimo momento che non può entrare perché la sede dell'evento non è accessibile", commenta Francesco Paganini dell'Asped. Da qui è nata l'idea di mettere sulle locandine quattro loghi studiati ad hoc: accessibile, non accessibile, parzialmente accessibile, accessibile ma senza bagno. Un'iniziativa utile per le persone con disabilità ma allo stesso tempo "un modo per creare cultura sul tema dell'accessibilità - sottolinea Paganini -. In questo modo chiunque organizzi un evento deve anche porsi il problema e pensare alle esigenze delle persone con disabilità".
La proposta era stata avanzata lo scorso anno dall'Asped, che da una decina d'anni lavora per intervenire sul tema delle barriere architettoniche. "Siamo stati contattati dai dirigenti del Comune e abbiamo svolto un sopralluogo per individuare i luoghi accessibili e quelli non accessibili".
Già lo scorso anno la giunta aveva inserito l'obbligo di pubblicare sulle locandine che riportano il logo del Comune anche un simbolo sull'esistenza o meno di barriere architettoniche. Tuttavia le modalità individuate non erano risultate sufficienti: la richiesta era semplicemente quella di indicare se la sede era accessibile, parzialmente accessibile o accessibile con accompagnatore. In caso contrario non era previsto nulla. Una lacuna che si prestava a fraintendimenti: chi ancora non sapeva dei nuovi loghi non avrebbe associato la loro assenza al significato "Non accessibile".