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Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

23/09/2014

Disabilità, facciamo il punto sulla presa in carico

Rilanciamo il Vademecum di "Lombardia Sociale", che raccoglie una selezione di articoli pubblicati nell'ultimo anno. E propone un'analisi a tutto tondo del tema.

Il tema della presa in carico delle persone con fragilità ed in particolare delle persone con disabilità potrebbe essere assunto come uno dei punti di contatto tra la IX e la X legislatura regionale in Lombardia. 
Non a caso il vademecum della sezione disabilità di LombardiaSociale.it dell'anno scorso, si intitolava "Percorsi di presa in carico" e ripercorreva le affermazioni e gli atti della precedente giunta regionale su questo tema, delicato e complesso. Una scelta opportuna date le affermazioni di rinnovata attenzione ad una questione che, da almeno dieci anni, sembrava sostanzialmente trascurata dalla programmazione sociale regionale, tutta concentrata a garantire la libertà di scelta del servizio da parte dell'utente e dalla sua famiglia. Un'attenzione che si è tradotta, nel corso della IX Legislatura, in alcune affermazioni di principio, contenute principalmente nel Piano di Azione Regionale delle Politiche in favore delle persone con Disabilità, e in nessun sostanziale atto concreto di implementazione.

Ora come allora, anche i primi atti della X Legislatura parlano molto di "Presa in carico": un concetto così sfuggente che appare naturale chiedersi se si tratti sempre della stessa "Presa in carico" e soprattutto se, in questa occasione, si stia assistendo a qualche innovazione reale nel panorama del welfare sociale regionale.

Anche su questo tema, come su molti altri, LombardiaSociale, ha seguito passo passo le attività della nuova Giunta Regionale cercando di comprendere quali esiti concreti gli atti normativi abbiamo poi generato nel territorio e quindi nella vita delle persone con disabilità.

Ripercorrendo gli articoli pubblicati sul tema è possibile affermare, ma ovviamente si tratta di una semplice opinione, che la "Presa in carico" di cui parla la "nuova" Regione ha un profilo più profondo e innovativo, almeno per il territorio lombardo, di quello della Giunta precedente. La Presa in carico torna ad essere descritta come una forma di attenzione alla centralità della persona, come perno dei processi di integrazione sociosanitaria ed infine come elemento alla base di una corretta progettazione e realizzazione degli interventi sociali nei confronti delle persone con disabilità.

Allo stesso modo, ovvero leggendo quanto prodotto sul tema da Lombardia Sociale, è sempre possibile affermare come questo processo di innovazione non sia ancora in realtà avviato, arrestandosi di fronte alle inerzie delle amministrazioni, non avendo forse ricevuto il giusto supporto anche di carattere culturale e scientifico. Non è stata probabilmente considerato l'impatto, su parti essenziali del sistema socioassistenziale e sociosanitario che una reale implementazione della Presa in carico globale, integrata e continua nel tempo avrebbe comportato. Per presentare nel dettaglio questo percorso abbiamo pensato di suddividere questo vademecum in tre sezioni.

Nella prima parte cerchiamo di presentare in modo sintetico i nuovi atti regionali in tema di presa in carico, a partire dalle affermazioni programmatiche contenute sia nel Piano Regionale di Sviluppo che nella DGR 116.

Il primo segnale concreto di attuazione di queste intenzione avviene con la DGR 329, che sostiene interventi sperimentali in favore di persone con autismo e soprattutto con la nota DGR 740, con cui la Regione definisce le modalità di utilizzo del Fondo per la Non Autosufficienza. A distanza di poche settimane dall'emanazione di questi atti, era già possibile individuarne i limiti, in particolare nel mancato allineamento operativo da parte di Asl e Comuni a scapito ovviamente degli auspicati processi di integrazione sociosanitaria.

Un capitolo a parte crediamo meriti, all'interno di questa analisi, il tema della valutazione multidimensionale. Un concetto non certo sconosciuto ma che per la prima volta in Regione Lombardia viene posta a fondamenta del processo di presa in carico e di progettazione degli interventi che vengono ricondotti al concetto di Budget di cura. L'importanza della valutazione multidimensionale nel processo di riforma del welfare sociale regionale si evince anche dal fatto che questo tema, oltre che essere richiamato nella DGR 740, viene affrontato diffusamente nella cosiddetta delibera delle regole (DGR 1185) e non solo per le persone con disabilità. Anche in questo caso si verifica una distanza tra affermazioni e fatti alla cui base vi è una sottostima del cambiamento di visione che l'introduzione di questo strumento dovrebbe comportare.

Come abbiamo visto, l'intenzione dell'attuale Giunta Regionale sembra essere quella di porre il tema della Presa in carico al centro della sua azione riformatrice, che prevede una "nuova centralità dei territori" e quindi in particolare dei Comuni.

Ecco perché è stato particolarmente rilevante, acquisire il punto di vista del territorio su questo processo  e raccogliere alcune situazioni particolarmente significative come quelle dell'ambito di Garbagnate e in generale dell'ASL Milano 1  piuttosto che in quello di Treviglio e cremonese.

In conclusione il lodevole tentativo della Giunta Regionale di porre al centro della sua azione il tema della presa in carico delle persone con disabilità, sembra aver messo in luce una serie di criticità centrali del sistema di welfare regionale molto radicate e che non ci si può aspettare che possano essere risolte da semplice prescrizioni normative.

 

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