Bergamo. Dentro e fuori la stazione, l'accessibilità è ancora lontana
Dopo mesi di lavori, non ancora completati, sono tanti gli ostacoli per chi ha una disabilità motoria o sensoriale. Ai binari, così come nel piazzale esterno.
Nella stazione di Bergamo i lavori di ammodernamento sono in corso oramai da diverso tempo. Ma con grave disappunto delle persone con disabilità non sono stati fatti passi avanti per migliorare l'accessibilità della struttura. Gli aspetti critici sono diversi, a cominciare dall'accesso ai treni in partenza dal binario uno: un gradino alto circa 17 centimetri (che corre lungo tutta la banchina), blocca l'accesso a chi si sposta in carrozzina. Per superare il gradino, bisogna andare alla ricerca di una delle due rampe che sono state collocate alle estremità della banchina, lunga circa 100 metri. Peraltro non adeguatamente segnalate.
La denuncia è stata fatta da "L'Eco di Bergamo", che ha verificato sul posto la situazione e l'andamento dei lavori. Secondo quanto riferito dal quotidiano, "Centostazioni" aveva promesso la soluzione dei problemi per le persone con disabilità entro il 21 luglio scorso. Ma a più di due mesi di distanza dalla data fissata, lavori sono ancora in corso.
I problemi, peraltro, non si limitano solo all'accesso al binario: ci sono infatti diversi ostacoli e barriere anche nel piazzale antistante la stazione. Il Comitato provinciale per l'abolizione delle barriere architettoniche li elenca all'interno di un report redatto a seguito di un sopralluogo realizzato lo scorso giugno. Nel documento - che rappresenta una prima analisi della situazione - si evidenziano, tra le altre cose, semafori acustici con internsità sonora troppo debole e tempo di verde troppo breve. Raccordi di marciapiedi con pendenze eccessive e colonne di sostegno alle pensiline "posizionate in modo da costituire pericolo per i non vedenti".
Per questi motivi, i referenti del Comitato provinciale per l'abbattimento delle barriere architettoniche hanno inviato una lettera agli assessori Zenoni (pianificazione territoriale e mobilità) e Valesini (riqualificazione urbana), come i due cantieri relativi al piazzale e alla stazione ferroviaria facciano capo a titolarità e progetti tecnici diversi. "Per questo motivo - si legge nella lettera - esprimiamo la raccomandazione che il punto di incontro tra i due, ovvero il raccordo tra esterno ed interno della stazione, sia curato con attenzione e particolare riguardo all'accessibilità da parte di persone con difficoltà motorie e sensoriali".