“Donne con disabilità: inventare e gestire percorsi di uscita dalla violenza”
Oggi a Milano il primo workshop nazionale su violenza di genere e disabilità. Appuntamento alle ore 14.30 alla Casa dei Diritti.
Sedici milioni di donne e ragazze con disabilità che vivono nell'Unione europea (pari al 40% del totale) subiscono o hanno subito violenza nel corso della propria vita. A livello mondiale le donne con disabilità fisica e mentale rappresentano il 10% della popolazione femminile totale (circa 300 milioni di persone. Sono esposte - al pari di tutte le altre - al rischio di subire violenze e abusi, ma la loro condizione è ancora più difficile a causa delle condizioni di isolamento e dipendenza in cui, spesso, sono costrette a vivere.
E in Italia? Nel nostro Paese gli studi su questo tema sono in via di approfondimento grazie all'impegno di diversi esperti, provenienti in particolare da Disabled peoples' international (Dpi) Italia e dal Gruppo donne dell'Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm). "Donne con disabilità: inventare e gestire percorsi di uscita dalla violenza" è il titolo del primo workshop nazionale dedicato al delicato tema della violenza sulle donne disabili. In programma oggi, lunedì 1° dicembre (dalle ore 14.30 alle 17.30) presso la Casa dei Diritti, in via De Amicis 10 a Milano. Una data non casuale, che cade tra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (il 25 novembre) e la Giornata internazionale delle persone con disabilità (3 dicembre).
Un'iniziativa che si svolge all'interno del più ampio programma delle "Giornate della disabilità", un ciclo di eventi, workshop, reading e convegni promosso dal Tavolo permanente sulla disabilità del Comune di Milano, in collaborazione con associazioni, cooperative, istituzioni, enti e organismi della città di Milano.
Sulla scia di studi pionieristici sviluppatisi negli Stati Uniti, solo a partire dal 2013 anche in Italia si è iniziato ad affrontare concretamente il tema della violenza che colpisce le donne con disabilità. Nel 2013 è stato infatti inaugurato in Toscana il primo Sportello nazionale rivolto alle donne con disabilità vittime di violenza, grazie al "Progetto Aurora" promosso dall'Associazione Frida di San Miniato-Pisa, in collaborazione con l'Aias di Empoli-Firenze.
Successivamente, tra il 2013 e il 2014 si è creata una rete nazionale di persone che si sono collegate, per affrontare concrete situazioni di donne con disabilità vittime di violenza. Nello svolgersi di vari percorsi vanno emergendo questioni irrisolte che il workshop intende affrontare ed approfondire, per portarle all'attenzione di chi ha responsabilità politica.
Il workshop di oggi mette a fuoco un tema cruciale, che non è "solo" questione di donne, e neppure "solo" di persone con disabilità". Ne parleranno Simona Lancioni, responsabile del centro Informare un'H, sportello informativo di Peccioli (Pisa) e componente del Gruppo Donne Uildm (via Skype); Nadia Muscialini, responsabile Soccorso rosa, Ospedale San Carlo Borromeo Milano; Andrea Brizzolari, direttore cooperativa Cascina Biblioteca Milano; Rosalba Taddeini, coordinatrice attività Differenza donna - promotrice del "Progetto Aurora" di Frida; Valeria Alpi, caporedattore rivista HP-accaparlante - CDH Bologna; Rita Barbuto, direttore di Dpi Italia Onlus e Regional development officer Europe di Dpi; Raffaele Monteleone, docente Politiche sociali Università della Bicocca Milano, Laboratorio di Sociologia dell'azione pubblica "Sui generis"; Isabella Menichini, dirigente Settore Disabilitá, Salute mentale e Domiciliarità Comune di Milano.