"OpenWhite", l'applicazione che aiuta i non vedenti
Basta lanciarla sul proprio smartphone per ricevere tutte le indicazioni sugli ostacoli da evitare e i percorsi da seguire. Basata su una tecnologia a basso costo, facile da replicare.
“OpenWhite” è la nuova applicazione per smartphone e tablet che permette ai non vedenti e agli ipovedenti di muoversi con tranquillità e di orientarsi meglio nello spazio, descrivendo le caratteristiche dei luoghi in cui si trovano. Si tratta di un sistema di guida e orientamento realizzato con tecnologie a basso costo e che può essere diffuso su larga scala. Questa applicazione consente ai non vedenti e agli ipovedenti di muoversi con tranquillità all'interno di spazi come scuole, università, stazioni della metropolitana, aeroporti, cinema, supermercati e in tutti gli altri luoghi chiusi.
“OpenWhite” funziona come un’audioguida che individua, automaticamente, la posizione dell’utilizzatore e gli fornisce informazioni direzionali e di contesto rispetto agli ambienti in cui si trova. “La tecnologia deve essere utile. Per OpenWhite ci siamo concentrati su questo principio, interpretandolo con la semplicità – commenta Michele D'Apolito, responsabile HQuadro, società che ha sviluppato l'applicazione -. Il nostro sogno è rendere un po' più indipendenti le persone, a basso costo e usando le cose che già possiedono”.
“OpenWhite” è stata sperimentata all'istituto “Claudio Varalli” di Milano, nata da un’idea di I.RI.FO.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione visiva) e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (in particolare la Commissione Autonomia), con il supporto di Fondazione Cariplo e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e sulla base del progetto messo a punto da HQuadro.
L'applicazione è stata progettata secondo precisi criteri di usability e di inclusive design e potrà essere facilmente integrata con le funzionalità di altre applicazioni scaricate sul proprio smartphone (telecamera, bussola,...etc.). Con un semplice tocco del display, “OpenWhite” permette anche di ascoltare informazioni e comandi. Per gli ipovedenti, la lettura dei pulsanti è facilitata dall’interfaccia grafica ad elevato contrasto cromatico e leggibilità. Inoltre, l'applicazione è già predisposta per il multilingua, in modo da essere utilizzabile da chiunque nel mondo.
“OpenWhite può sicuramente risolvere problemi di riconoscimento degli spazi e di orientamento e favorire una maggiore mobilità alle persone non vedenti che utilizzano il bastone bianco o il cane guida – commenta Nicola Stilla, presidente dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti di Lombardia -. La sperimentazione effettuata presso l’Istituto Varalli ci ha consentito di testare le diverse fasi e raggiungere risultati ottimali che, se potenziati, possono davvero rappresentare una soluzione semplice ed economica per il riconoscimento degli spazi dei grandi edifici”.
Per sfruttare le potenzialità di “OpenWhite” non è necessario collocare percorsi o pavimenti tattili, è sufficiente posizionare i dispositivi utilizzati per la geolocalizzazione. Nel caso dell’Istituto Varalli è stata utilizzata una tecnologia di ultima generazione, i cosiddetti beacon, piccoli dispositivi basati su bluetooth, economici, installabili con un semplice nastro bi-adesivo e con lunga durata delle batterie (oltre due anni). Il percorso è utilizzabile da un comune smartphone tra quelli normalmente in commercio.
Come funziona?
Una volta lanciata l'applicazione dal proprio smartphone, “OpenWhite” riconosce automaticamente eventuali percorsi presenti, ne scarica la mappa e le relative informazioni di orientamento. Da quel momento si hanno informazioni sul punto in cui ci si trova, Ascolto/Pausa dei contenuti, indicazioni i punti da raggiungere. “OpenWhite” permette di ascoltare informazioni e comandi, grazie al “readback” del testo per i non vedenti.
“OpenWhite” sarà un progetto open source: tutti coloro che vorranno contribuire allo sviluppo del software potranno farlo. Ogni comunità, ogni famiglia, potrà disegnare in autonomia i percorsi di proprio interesse e metterli a disposizione di tutti. Si andrà così a creare una vera e propria “rete” di guide multimediali accessibili a non vedenti, ipovedenti e chiunque altro. Dal punto di vista strettamente tecnico, invece, la creazione di una community open permetterà una più una rapida evoluzione del software, ed una maggiore personalizzabilità da parte di programmatori, enti, comunità e privati. La Community viene realizzata attraverso un sito web dedicato all’iniziativa - www.openwhite.it - che descrive nel dettaglio le caratteristiche del progetto ed i suoi obiettivi