“Vivere insieme, Vivere diversi”. Un progetto di co-housing nel quartiere Greco
Il progetto "Oikos" prevede l'accoglienza di persone con diverse fragilità: migranti, rom e persone con disabilità che andranno a vivere sotto lo stesso tetto.
La qualità della vita delle persone è determinata dalle caratteristiche del luogo, dell’ambiente abitativo nel quale esse vivono e dalle relazioni interpersonali che sanno stabilire. Inclusione sociale, opportunità di incontri e possibilità di costruire relazioni sono irrinunciabili se si vuole davvero “mettere al centro la persona” e sviluppare un progetto di vita rispondente alle sue aspirazioni. Se si vuole, cioè, rispettare concretamente all’articolo 19 della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità che all'articolo 19 (Vita indipendente e inserimenti nella comunità) recita:
Gli Stati Parte alla presente Convenzione riconoscono l’uguale diritto di tutte le persone disabili a vivere all’interno della comunità, a compiere uguali scelte rispetto agli altri, e adotteranno le misure efficaci e necessarie al fine di agevolare il pieno godimento da parte delle persone disabili di questo diritto e il loro pieno inserimento e partecipazione alla comunità, garantendo che:
(a) Le persone disabili abbiano l’opportunità di scegliere il luogo di residenza e il luogo e le persone con cui vivere su base paritaria e non siano obbligate ad accettare sistemazioni particolari;
(b) Le persone disabili abbiano accesso ad una serie di servizi comunitari di supporto all’interno della propria abitazione, residenziali e di altra natura, compresa l’assistenza personale necessaria ad accompagnarle nella vita e nell’inserimento nella comunità, e a prevenire l’isolamento o la segregazione dalla comunità;
(c) I servizi e le strutture comunitarie destinati a tutta la popolazione siano disponibili su base paritaria per le persone disabili e tengano conto delle loro esigenze.
Particolare attenzione deve essere posta quando si realizzano soluzioni abitative per persone fragili e disagiate che, da sole, non hanno gli strumenti per perseguire e curare la qualità della loro vita. Il progetto Oikòs: “Vivere insieme, Vivere diversi” risponde a questi requisiti. Ed esalta i concetti del condominio solidale, già messi in atto con la realizzazione di “Casa alla Fontana” al quartiere Isola e si inserisce nel contesto sociale del territorio del quartiere Greco interagendo con la comunità locale.
Il progetto ha previsto la ristrutturazione di una palazzina di quattro piani nella quale sono disponibili circa mille metri quadrati complessivi. Lo stabile, adiacente la chiesa di san Martino in Greco e da tempo inutilizzato, è di proprietà della parrocchia che ha concesso gratuitamente al Consorzio Oikòs il diritto di superficie per i prossimi trenta anni.
Il complesso parrocchiale comprende l’oratorio, un asilo nido, il “Refettorio Ambrosiano” per persone indigenti realizzato da Caritas Ambrosiana che offre un pasto caldo a novanta commensali al giorno.
Nella palazzina vengono accolti:
- Un laboratorio di cucina del catering solidale per donne immigrate di tutto il mondo M’AMA FOOD gestito dalla Cooperativa Farsi Prossimo
- Una famiglia rom seguita dalla Comunità di sant’Egidio
- Persone con disabilità acquisita accompagnate dalla Cooperativa Cascina Biblioteca, alle quali sono destinati due appartamenti
- Persone con disabilità intellettiva, relazionale, sensoriale supportate dalla cooperativa Spazio Aperto Servizi, alle quali sono destinati spazi idonei ad accogliere dieci persone.
Il monitoraggio dei processi di vita che si svolgono nella palazzina è affidato alla fondazione Idea Vita che segue l’evolvere dell’ambiente nel suo complesso ma ha uno sguardo anche sullo stato di benessere dei singoli abitanti.
Si favoriranno rapporti fra gli abitanti, momenti conviviali comuni, una vivace partecipazione degli abitanti alla vita del condominio, incontri con la comunità parrocchiale e con il territorio. Per le persone con disabilità, in particolare, è previsto un percorso sperimentale necessario per tracciare il progetto di vita adeguato alla persona e rispondente alle sue aspirazioni. La presenza di coinquilini con differenti tipologie di fragilità presenta opportunità di individuare attività lavorative svolte insieme o svolte da alcune persone a beneficio di altre.
La ristrutturazione della palazzina è praticamente terminata. È in corso di attuazione l’arredamento. A breve l’ingresso dei primi residenti.
E’ auspicabile che il Progetto Oikòs: ‘Vivere insieme, Vivere diversi’ possa essere una scuola di vita sociale e civile e una palestra di genuina cooperazione.
Maria Antonietta Guidi