Diritto allo studio, le richieste di LEDHA a Governo e Regione
Garantire risorse adeguate, elaborare linee guida di intervento e una programmazione "sperimentale" delle attivitą per l'anno scolastico 2016-17. Queste alcune richieste dell'associazione.
In Lombardia, anche l'anno scolastico 2015-2016 per alunni e studenti con disabilità è iniziato all’insegna della precarietà. Gli stanziamenti deliberati da parte del Governo e di Regione Lombardia hanno permesso alle Province e alla Città Metropolitana di Milano di avviare i servizi di assistenza alla comunicazione, assistenza educativa e trasporto per gli alunni e studenti con disabilità.
Tuttavia, l'attivazione dei servizi è avvenuta a macchia di leopardo, in ritardo e in misura spesso inadeguata al bisogno. Ne hanno fatto le spese – come sempre - gli studenti con disabilità e le loro famiglie, disorientate e messe in allarme da informazioni confuse e a volte contraddittorie, chiamate spesso a compensare con proprie risorse servizi insufficienti, ritardi e inefficienze delle istituzioni.
“Questa situazione deve finire – commenta Alberto Fontana, presidente di LEDHA, Lega per i diritti delle persone con disabilità -. Non siamo più disposti ad accettare che lo scenario avvilente che si è presentato negli ultimi anni si riproponga a settembre, con l'inizio del nuovo anno scolastico. Chiediamo alla Regione e al Governo di intervenire concretamente per garantire nei fatti il diritto soggettivo all’istruzione nella scuola di tutti di alunni e studenti con disabilità”.
Per questo motivo LEDHA, attraverso un documento elaborato dal gruppo LEDHAscuola nell'ambito della campagna “Vogliamo andare a scuola!”, chiede:
al Governo
- di destinare un finanziamento strutturale, annuale e congruo alle Regioni per finanziare queste funzioni. Per il 2016 sono stati stanziati 70 milioni di euro, una cifra che però basta a coprire solo il 62% del fabbisogno rilevato. E che per questo deve inevitabilmente essere integrato per soddisfare il fabbisogno rilevato.
a Regione Lombardia
- di integrare per la Lombardia il finanziamento statale con fondi propri. Una stima di LEDHA individua in almeno 15 milioni di euro l'ammontare di tale integrazione. Una cifra significativa, che però è ben poca cosa se confrontata con più di 23 miliardi di spese nel bilancio regionale. Ovvero lo 0,065% del bilancio;
- di enunciare in forma scritta la corretta interpretazione della normativa riaffermando le competenze delle Province lombarde, degli Enti di area vasta e della Città Metropolitana di Milano per l’esercizio delle funzioni relative al diritto allo studio di alunni e studenti con disabilità sensoriali (assistenza alla comunicazione e servizi tiflologici) e studenti con disabilità che frequentano scuole secondarie di II grado e percorsi di istruzione e formazione professionali (assistenza ad personam e trasporto);
- di definire delle linee guida per tutto il territorio regionale, che stabiliscano modalità comuni di individuazione dei beneficiari degli interventi e standard minimi di erogazione dei servizi sulla base di criteri condivisi.
- di rilevare in modo uniforme il fabbisogno di assistenza educativa e trasporto degli studenti del secondo ciclo e di assistenza alla comunicazione per alunni e studenti di ogni ordine e grado di scuola sul territorio regionale con modalità di rilevazione omogenee;
- di elaborare una programmazione “sperimentale” delle attività per il prossimo anno scolastico 2016-2017, nella prospettiva della formulazione di un Piano triennale di intervento 2017-2020, valorizzando le competenze già presenti nel GLIR (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale) come gruppo di lavoro permanente, formato da referenti di Regione (Assessorati Welfare, Reddito di autonomia e inclusione sociale, Istruzione, Formazione e Lavoro), Province, Comuni, Ufficio Scolastico Regionale e Associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative.
“I servizi di assistenza educativa, assistenza alla comunicazione e trasporto sono servizi essenziali e non accessori od opzionali per una piena attuazione del diritto allo studio delle persone con disabilità, alla stregua dell’assegnazione dell’insegnante di sostegno – commenta Donatella Morra, referente per il gruppo LEDHAscuola -. Per questo come LEDHA riteniamo cruciale una definizione chiara e definitiva sulle responsabilità e sulle competenze e sui relativi finanziamenti, alla luce degli ultimi atti normativi promulgati da Stato e Regione Lombardia”.