Persone con disabilità e concerti. Una ricerca per valutare l'accessibilità
Una studentessa dell'Università Bocconi di Milano ha lanciato un questionario per valutare quei fattori che potrebbero scoraggiare le persone con disabilità dal partecipare a un evento di musica dal vivo.
Quanto sono accessibili alle persone con disabilità i concerti? La situazione nelle grandi città quanto si differenzia da quella dei piccoli centri? Sono alcune delle domande cui vuole rispondere Alice Cerafogli, studentessa all’ultimo anno di laurea specialistica presso l’Università Bocconi di Milano in “Economics and Management in Art, Culture, Media and Entertainment” con la sua tesi di laurea.
“Ho sempre avuto la passione per la musica - spiega Alice -. Durante il mio corso di laurea mi sono specializzata sulle performing arts. Inoltre, durante uno scambio didattico in Australia, ho avuto modo di studiare il tema del turismo accessibile. In quell’occasione ho avuto modo di capire l’importanza dell’accessibilità per le persone con disabilità, un tema che in passato avevo sempre approfondito poco”.
Alice ha quindi voluto unire questi tre temi - che l’appassionano - nella sua tesi di laurea, che vuole indagare lo stato dell’accessibilità dei concerti per le persone con disabilità. Per realizzare la propria ricerca, Alice ha predisposto un questionario online che può essere compilato (anonimamente e in pochi minuti) da persone con qualsiasi tipo di disabilità. Il questionario è anonimo.
Due sezioni sono dedicate alla raccolta di dati generici (“ti piace la musica?”, “quale tipo di musica ascolti?”, “vai ai concerti?”) e di dati anagrafici (tipologia di disabilità, età, area di residenza,…). Ci sono poi tutta una serie di domande che permettono di identificare quei fattori che potrebbero scoraggiare le persone con disabilità dall’andare a un concerto. Alle persone che compilano il questionario viene chiesto quali sono i fattori che potrebbero far desistere dal partecipare a un evento di musica dal vivo: dai costi del biglietto alla posizione, dalle difficoltà a reperire informazioni adeguate alla sicurezza, dalla visibilità al fatto di essere “ghettizzato” all’interno di una zona specifica che sottolinea la “diversità”.
“Ho individuato quattro categorie di costi - spiega Alice Cerafogli - costi monetari, sensoriali, legati al tempo ed emotivi o psicologici. Il mio obiettivo è capire quanto questi fattori influenzino la scelta di una persona con disabilità di andare o meno a un concerto”.
Un lavoro che - una volta completato - non resterà sugli scaffali delle biblioteche universitarie. “Vorrei inviare la mia tesi a tutte le associazioni che mi hanno aiutato e mi piacerebbe farla avere anche alle principali società che organizzano concerti”, spiega. Il questionario sarà disponibile online fino al 28 ottobre.