Mantova, ascensore a scartamento ridotto
Per un mese, l'ascensore della stazione ha funzionato per poche ore al giorno, creando gravi disagi agli utenti. Dopo la segnalazione della Gazzetta di Mantova e di LEDHA, Fs comunica un'estensione dell'orario di servizio.
Nella stazione di Mantova, per circa un mese, l'ascensore ha funzionato a ore. Dal lunedì al venerdì, dalle 6.30 alle 12 e dalle 13.30 alle 19, mentre il sabato e la domenica l'orario si è ridotto ulteriormente: dalle 7 alle 9.30 e dalle 14 alle 16.30. La notizia è stata diffusa dal quotidiano “La Gazzetta di Mantova”, che ha raccolto le proteste di diversi viaggiatori che – a causa di questo funzionamento limitato – hanno avuto notevoli disagi. In base a quanto ricostruito dal giornale, la gestione dell'impianto è affidata all'impresa di pulizia che, a fine turno, disattiva l'impianto e l'ascensore viene chiuso.
I treni, però, continuano a circolare ben oltre gli orari di apertura dell'impianto. E la mancata apertura degli ascensori ha provocato non pochi disagi ai viaggiatori in arrivo e in partenza da Mantova. Come è successo a una residente che (come racconta la Gazzetta) alcuni giorni fa era andata a ricevere in stazione la mamma 85enne arrivata da Milano. Era mezzogiorno di sabato. Ma invece di raggiungere comodamente l'ingresso della stazione, la donna e l'anziana mamma con le loro valigie (oltre a un papà con il bimbo piccolo nel passeggino) hanno dovuto affrontare le rampe di scale.
Un'altra vicenda assurda ha riguardato una famiglia, rimasta prigioniera per alcuni minuti nell'ascensore della stazione di piazza Don Leoni. Non per un guasto, ma perché il tempo era scaduto: erano le 16.30 e l'incaricata delle pulizie aveva bloccato l'impianto appena finito il turno. Fortunatamente, mentre si allontanava, ha sentito le grida ed è tornata a riaprire la porta.
La situazione che si è creata nella stazione di Mantova dimostra ancora una volta come l'accessibilità degli spazi pubblici sia un tema che non riguarda solo le persone con disabilità. Ma tante persone normali che, in determinate circostanze (una gamba rotta), o in determinati momenti della propria vita (età avanzata o bambini piccoli da spingere nel passeggino) non sono in grado di superare autonomamente rampe di scale o a altri ostacoli. Una situazione che purtroppo non si verifica solo a Mantova.
“L'apertura degli ascensori esclusivamente in determinati orari, ridotti rispetto agli orari di apertura delle stazioni, limita di fatto il diritto delle persone con disabilità ad accedere alle stazioni su base di uguaglianza con tutti i cittadini, ponendole quindi in una situazione di discriminazione vietata dalla Legge 67/2006”, commentano i legali del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi.
In un primo momento Ferrovie dello Stato ha confermato che la situazione nello scalo mantovano è quella descritta nell'articolo della Gazzetta. Inoltre situazioni analoghe si riscontrano anche in altri importanti scali ferroviari, ad esempio quello di Verona Porta Nuova. In questi casi, l'invito ai passeggeri a mobilità ridotta (e non solo quindi alle persone con disabilità) è quello di rivolgersi al servizio di assistenza (Sala Blu) per avere assistenza.
Il 25 ottobre però, con comunicazione scritta, Fs fa sapere che “dallo scorso 24 ottobre è stata resa operativa una modifica nella stazione di Mantova che ha consentito di renderlo fruibile tutti i giorni della settimana dalle ore 5 alle ore 21.30”.
Un importante passo avanti, anche se questa estensione di orario comunque esclude i viaggiatori di alcuni treni dalla fascia di funzionamento degli ascensori. Ad esempio chi arriva a Mantova con il treno proveniente da Milano con arrivo alle 22.10 o con i treni da Modena con arrito alle 22.16 e alle 23.16. “Il sistema ferroviario dovrebbe puntare in primis a garantire l'autonomia dei passeggeri e il servizio di assistenza dovrebbe subentrare solo come accomodamento ragionevole – commenta Gabriele Favagrossa, referente LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità per i temi della mobilità -. Gli ascensori devono essere aperti negli stessi orari in cui è aperta la stazione”.