Stazione di Mantova, continuano i disagi per i viaggiatori con disabilità
Nello scalo ferroviario mantovano, l'ascensore continua a funzionare a singhiozzo. Limitando la mobilità di chi deve muoversi in carrozzina, ma anche di anziani e famiglie con bambini piccoli.
Continuano i disagi per le persone con disabilità che hanno esigenza di prendere un treno da e per la stazione ferroviaria di Mantova. Per circa un mese, a cavallo tra settembre e ottobre, l’ascensore aveva funzionato “a ore” (dalle 6.30 alle 12 e dalle 13.30 alle 19 da lunedì al venerdì; dalle 7 alle 9.30 e dalle 14 alle 16.30 il sabato e la domenica). A seguito della denuncia del quotidiano “La Gazzetta di Mantova”, era stato esteso l’orario di funzionamento dell’ascensore: dal lunedì al venerdì, dalle ore 5.00 alle 21.30.
Tutto risolto dunque? Sembra di no. A Mantova l’ascensore, infatti, continua a funzionare a scartamento ridotto. Nuovamente, a denunciare la situazione è il quotidiano “La Gazzetta di Mantova” che ha raccolto (e verificato) la testimonianza di un viaggiatore con disabilità. “Buongiorno, sono un disabile che stamattina (sabato 29 ottobre, ndr) era convinto che l’ascensore funzionasse dopo gli articoli sul vostro giornale. Ma siamo alle solite, poveri noi, Capitale della cultura ma senza servizi”, si legge nell’articolo pubblicato dal quotidiano mantovano. Ad accompagnare la denuncia, la foto di un avviso – scritto a mano dallo stesso viaggiatore – appeso alla maniglia del montacarichi: “Guasto, grazie”.
Quattro giorni dopo la denuncia (il 2 novembre) la giornalista della “Gazzetta di Mantova” è tornata a verificare la situazione. L’ascensore dovrebbe essere aperto al pubblico dalle ore 5 alle ore 21.30. Eppure verso le ore 15 ecco avvicinarsi all’ascensore una coppia di turisti con due bambini piccoli e altrettanti passeggini. “Tira e rischiaccia, la porta non ne vuole sapere di aprirsi, nonostante il montacarichi sia al piano – si legge nell’articolo della Gazzetta - All’ennesimo tentativo, con un occhio all’orologio per non perdere il treno, il padre di famiglia decide di chiedere aiuto al personale della stazione. La risposta è gentile, ma la competenza è di una persona altra, che bisogna cercare al cellulare. Troppo tardi: quando il tecnico arriva a sbloccare l’ascensore, la famiglia ha già affrontato le scale”.
Prendere l’ascensore a Mantova resta ancora un’impresa difficile per le persone con disabilità e per tutti coloro che hanno una qualche difficoltà a muoversi (come gli anziani). Senza dimenticare le mamme e i papà con un bimbo nel passeggino. O tutti coloro che si spostano con una valigia pesante al seguito.