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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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07/11/2016

Studio Bocconi sull’efficacia del “modello” NEMO per le malattie neuromuscolari

La SDA Bocconi ha studiato NEMO come caso manageriale: il suo modello gestionale migliora l’aderenza agli standard clinico-assistenziali e la qualità di cura percepita dai pazienti e dalle famiglie.

L'innovativo modello gestionale del Centro Clinico NEMO, una partnership tra sanità pubblica e non-profit privato, in cui le associazioni dei pazienti si sono assunte la responsabilità di garantire l'erogazione di un servizio assistenziale, è in grado di offrire un miglioramento nell'assistenza e nella qualità di cura. "Il Centro Clinico NEMO rappresenta un esempio virtuoso di sussidiarietà orizzontale, in cui la prossimità al bisogno genera valore per l’intero sistema".

È quanto emerge da una ricerca condotta dalla Claudio Demattè, Research Division della SDA Bocconi School of Management. La ricerca ha analizzato il modello gestionale del Centro come caso manageriale: i dati economici, clinici e di soddisfazione dei pazienti e dei familiari evidenziano un miglioramento nell’assistenza e nella qualità di cura.

I risultati del progetto di ricerca sono stati presentati nel corso di due workshop, che si sono svolti  a Milano e a Messina, con la partecipazione dei rappresentati degli enti sanitari coinvolti e delle associazioni di pazienti: Fondazione Telethon, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM), Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA), Associazione Famiglie SMA, Slanciamoci associazione non profit, Azienda Ospedaliera Policlinico “G. Martino”, Università degli Studi di Messina e ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.

La ricerca ha preso in considerazione due dei quattro Centri di cui si compone la rete nazionale di NEMO: Milano e Messina. Entrambi i Centri sono dotati di un team specialistico multiprofessionale e interdisciplinare che mette al centro dell’attività di cura i bisogni del paziente, concentrando consulenze multispecialistiche, molteplici esami, prestazioni diagnostiche e prestazioni riabilitative specialistiche. In questo modo, dalla fase diagnostica al follow up, il percorso del paziente è personalizzato e affronta tutte le esigenze di cura e assistenza che l’evoluzione e gestione delle malattie neuro-muscolari richiedono. Inoltre, diversamente dall’organizzazione ospedaliera “tradizionale”, nel modello gestionale del NEMO lo specialista necessario è sempre disponibile in struttura e non interviene a “chiamata”, distaccandosi momentaneamente da un altro reparto.

“Questo modello – si legge nel rapporto della ricerca - determina nel tempo un significativo miglioramento della qualità di cura, misurata attraverso l’analisi dell’aderenza dei percorsi dei pazienti agli standard di cura, come indicati dal consenso scientifico internazionale”.

A Messina, tra il 2012 ed il 2015, si è registrato un incremento di aderenza dal 60-70% al 100% allo standard nell’assistenza erogata alla coorte analizzata di 125 pazienti con distrofia muscolare di Duchenne. Nei 158 pazienti con SLA di cui sono stati analizzati i percorsi di cura, il miglioramento rilevato rispetto alla conformità agli standard riguarda prevalentemente l’assistenza respiratoria e ventilatoria, con un incremento dal 20% al 95% dei pazienti trattati per queste funzioni.

Le performances sono state, inoltre, valutate attraverso la raccolta delle esperienze dei pazienti e familiari in cura presso le due sedi (117 questionari). In generale, si registra un livello elevato di soddisfazione e il riconoscimento del Centro come punto di riferimento per la gestione della malattia. Infine, i pazienti e i familiari riconoscono l’eccellenza di NEMO per la competenza specialistica sulle patologie e il ruolo fondamentale della multi-disciplinarietà e multi-professionalità per una gestione coordinata di tutti i bisogni di cura e assistenza, apprezzando la possibilità di trovare una risposta unica e personalizzata.
 
Centro clinico NEMO: l’attività complessiva
Lo scorso anno il Centro ha registrato volumi di attività molto elevati, con la presa in carico di 3.059 pazienti. A Milano il numero di malati che il Centro ha seguito è stato di 1.413 persone, a Roma di 343, a Messina di 576 e ad Arenzano 230. Da segnalare una forte attrattività del Centro per i pazienti residenti in regioni diverse da quella dove la struttura è collocata: a Roma sono il 49,3% del totale, a Milano il 22,6%, a Messina l’11,1% e ad Arenzano il 7,8%.

 

www.centrocliniconemo.it

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