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Persone con disabilità

A cura di Ledha

Archivio notizie

18/11/2016

Referendum, il diritto di voto per le persone con disabilità

Domenica 4 novembre i cittadini italiani saranno chiamati a votare per il referendum costituzionale. Seggi aperti dalle 7 alle 23. Tutte le info per le persone con disabilità.

Domenica 4 dicembre i cittadini italiani saranno chiamati a votare per il referendum costituzionale. Oggetto del referendum sarà l’approvazione del testo della legge costituzionale concernente le «Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016. A differenza dei referendum che riguardano leggi ordinarie (referendum abrogativi) il referendum costituzionale è un referendum confermativo.

Si vota per tutta la giornata di domenica 4 dicembre 2016, dalle ore 7 alle ore 23. Ecco di seguito le modalità con cui le persone con disabilità possono esercitare il proprio diritto di voto:

Voto ricoverati in ospedale
Le persone ricoverate in ospedale o in casa di cura sono ammesse al volto nel luogo di ricovero. A tal fine deve presentare al sindaco del Comune nelle cui liste elettorali è iscritto un’apposita dichiarazione recante la volontà di esprimere il voto nel luogo di cura e l’attestazione del direttore sanitario dello stesso luogo di cura comprovante il ricovero. Tale dichiarazione, da inoltrare per il tramite del direttore amministrativo o del segretario dell’istituto di cura, deve pervenire al suddetto Comune non oltre il terzo giorno antecedente la votazione. Qui tutte le info

Voto assistito
Le persone che siano fisicamente impedite nell’espressione autonoma del voto (ciechi, amputati delle mani, affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità) possono essere ammessi all’espressione del voto con l’assistenza di un altro elettore.

Possono essere ammessi all’espressione del voto con assistenza di un altro elettore le persone:


Qualora manchi il simbolo AVD o l’impedimento fisico non sia evidente, il diritto al voto assistito può essere dimostrato con un certificato medico redatto da un funzionario medico designato dai competenti organi delle unità sanitarie locali. Nel certificato medico deve essere espressamente attestato che l’infermità fisica impedisce all’elettore di esprimere il voto senza l’aiuto di un altro elettore.

Nessun elettore può esercitare la funzione di accompagnatore per più di una persona con disabilità.

Elettori con disabilità motorie e non deambulanti
Se il seggio elettorale assegnato a una persona con disabilità motoria presenta barriere architettoniche tali da renderlo non accessibile, l’elettore può esprimere il suo diritto di voto presso un’altra sezione del Comune. Per farlo, deve esibire al presidente del seggio prescelto la tessera elettorale personale e un’attestazione medica di  “impossibilità o capacità gravemente ridotta di deambulazione”, rilasciata gratuitamente dai medici della ASL anche in precedenza o per altri scopi, o presentando semplicemente la copia autentica della patente di guida speciale.  

Infine, in occasione delle consultazioni, i  Comuni organizzano i servizi di trasporto pubblico in modo da facilitare agli elettori con disabilità il raggiungimento del seggio elettorale.

Qui le informazioni per i residenti nel Comune di Bergamo

Qui le informazioni per i residenti nel Comune di Lecco

Qui le informazioni per i residenti nel Comune di Milano

Rilascio dei certificati
Per rendere più agevole l'esercizio del diritto di voto, le unità sanitarie locali, nei tre giorni precedenti la consultazione elettorale, garantiscono in ogni Comune la disponibilità di un adeguato numero di medici autorizzati per il rilascio dei certificati di accompagnamento e dell'attestazione medica di cui all'articolo 1 della legge 15 gennaio 1991, n. 15 (art. 29 legge 104/92)

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