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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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23/11/2016

Alunni con disabilità. Anci ai parlamentari: "Attenzione alle risorse in legge di stabilità"

L'associazione dei Comuni incontra deputati e senatori. E chiede un intervento di Regione Lombardia per garantire il diritto allo studio ad alunni e studenti con disabilità.

Definire alcuni aspetti legati alla competenza e al finanziamento degli interventi di assistenza agli alunni con disabilità. Questo il nodo centrale di una recente lettera congiunta diffusa da Anci Lombardia (associazione nazionale comuni Italiani) e Upl (Unione delle province lombarde) hanno. Un documento che è stato sollecitato dalle preoccupazioni delle famiglie, affinché questi servizi possano essere garantiti nel prossimo anno scolastico. Gli enti locali chiedono quindi che vengano definite le risorse e le competenze per poter gestire questa partita.

Per questi motivi il Dipartimento Istruzione dell'Associazione dei Comuni lombardi ha chiesto un incontro ai parlamentari lombardi per fare il punto sulla situazione e sollecitare risposte agli interrogativi in sospeso. All'appello hanno risposto i senatori Laura Bignami e Luis Orellana del Gruppo misto, il senatore Andrea Mandelli di Forza Italia-Pdl e la deputata Elena Carnevali del Partito Democratico.

Le ragioni delle autonomie locali
“Abbiamo pensato di muoverci su due strade – ha evidenziato Pierfranco Maffé, presidente del Dipartimento Istruzione di Anci Lombardia -. In una per muoverci coinvolgendo i parlamentari per far valere le nostre ragioni, dall'altra per coinvolgere la Regione che è il soggetto che deve risolvere la questione e che, a ora non ha ancora fornito risposte”. Ma dal momento che la scadenza più prossima è quella dell'approvazione della Legge di stabilità, “crediamo che sia necessario porre attenzione sulla assegnazione delle risorse al capitolo di spesa”, ha concluso Maffè.

Maria Rita Livio, presidente della Provincia di Como ed ex insegnante, ha sottolineato l'assoluta esigenza di questo servizio, che “deve garantire un diritto costituzionalmente riconosciuto” a partecipare alle attività scolastiche. Occore quindi “una soluzione stabile al problema”, come ha sottolineato Elena Buscemi, consigliera delegata all'istruzione della Città Metropolitana di Milano. Mentre Paolo Bertocchi, consigliere delegato della Provincia di Varese, ha stigmatizzato l'assenza di Regione Lombardia al tavolo auspicando che “il Governo richiami la Regione alle sue responsabilità”.
 
Le risposte dei Parlamentari
Elena Carnevali ha sottolineato come il Governo in questi ultimi anni abbia stanziato ingenti risorse sul tema, e ha ricordato come i fondi per questi servizi sono destinati alle Regioni, poiché si tratta “di un contributo integrativo rispetto alla copertura finanziaria prevista nelle disposizioni regionali attinenti alle funzioni non fondamentali di Province e Città Metropolitane”. Carnevali ha quindi richiamato Regione Lombardia al suo ruolo, poiché a livello nazionale non si può pensare alla “copertura totale di una spesa la cui titolarità è regionale”.
Dello stesso avviso il senatore Luis Orellana, che ha evidenziato come “la questione è evidentemente in capo alla Regione, che deve destinare le risorse alla spesa integrando quelle già stanziate dallo Stato”.
La senatrice Laura Bignami ha assicurato attenzione ma ha anche considerato come una misura per far chiarezza sulla questione delle risorse può andare nella direzione di “introdurre una diversificazione della spesa, che consideri le peculiarità delle diverse tipologie di assistenza, perché servono rendicontazioni corrette per evitare di togliere risorse a tutti”.
“Questa non é una battaglia ideologica”, ha concluso Andrea Mandelli, vicepresidente commissione bilancio in Senato. Che si é impegnato a “segnalare con forza il problema alla Regione, mentre in Senato farò la mia parte per garantire le risorse su questo capitolo”.

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