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Persone con disabilità

A cura di Ledha

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08/03/2017

Il peso della demenza sulle donne

Le donne hanno maggiori probabilità di essere colpite da Alzheimer o altre forme di demenza rispetto agli uomini. Inoltre, su di loro cade la maggior parte del lavoro di cura.

Le donne hanno una maggiore probabilità di essere colpite da demenza rispetto a gli uomini. E, al tempo stesso, sulle loro spalle ricade la maggior parte del lavoro di cura rivolto ai malati di Alzheimer e a quanti soffrono di altre forme di demenza. È quanto emerge dal rapporto “Donne e demenza: una sfida globale” curato dal Global Alzheimer’s and Dementia Action Alliance (GADAA, un network di organizzazioni internazionali della società civile create e coordinate da Alzheimer’s Society, ADI, Age International e Dementia Alliance International) e presentato oggi in Italia dalla Federazione Alzheimer Italia in occasione della Giornata internazionale della Donna.

Lo studio di GADAA evidenzia come le donne costituiscano la maggioranza dei caregiver coinvolti nella cura dei malati di Alzheimer: nel mondo, infatti, due terzi dei caregiver sono madri, mogli, sorelle o figlie.  Un dato che aumenta a più del 70% nei Paesi a basso e medio reddito. Inoltre le donne hanno una maggiore possibilità rispetto agli uomini di essere colpite dalla malattia: demenza viene considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra le prime dieci cause di mortalità per le donne nel mondo.

“Per perseguire il nostro obiettivo primario di migliorare sempre di più la qualità di vita di malati e familiari, è necessario considerare l’impatto che la demenza ha sulle donne”, commenta Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia. “Le donne garantiscono un’assistenza al domicilio che in Italia, ma anche in tutto il mondo, è sottostimata. La prevalenza, il peso dell’assistenza, lo stigma e la gravità della malattia colpiscono sproporzionatamente le donne: la demenza è una questione delle donne che non si può più ignorare”.

Per comprendere la gravità della situazione basta analizzare i dati complessivi del fenomeno. Nel mondo ogni tre secondi una persona sviluppa demenza. In Italia si stima che la demenza colpisca 1.241.000 persone. Bisogna poi fare i conti con lo stigma che circonda la demenza: il rapporto GADAA evidenzia come le donne malate debbano affrontare un “triplo rischio” e che vengano discriminate a causa del genere, dell’età, della condizione medica.

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