Questo sito utilizza cookie. Proseguendo la navigazione si acconsente al loro impiego in conformitą alla nostra Cookie Policy.
Informativa estesa         

Persone con disabilitą

A cura di Ledha

Archivio notizie

08/03/2018

Dal 16 marzo a Milano il "Festival del silenzio"

Un'iniziativa per riflettere sul valore del silenzio (sinonimo di ascolto e riflessione) ma anche per offrire -a udenti e non- opere artistiche e spunti di riflessione. Appuntamento alla Fabbrica del Vapore

Nella civiltà del rumore, del caos, della pubblicità e della telematica, troppo spesso pensiamo al silenzio solo come negazione del frastuono e della confusione che ci stringono d'assedio. Ma c'è qualcosa di più. Il silenzio può essere una scelta, un percorso, comunicazione. E molto altro ancora. 

Partendo da questi presupposti, ha preso vita la prima edizione del “Festival del silenzio”, con l’obiettivo di offrire alcune tra le più significative proposte artistiche, prospettive scientifiche, pratiche ludiche e spirituali, istallazioni, percorsi esperienziali, questioni culturali e sociali legate al tema del Silenzio. Il Festival si svolgerà dal 16 al 18 marzo 2018, a Milano, alla Fabbrica del Vapore, con la Direzione Artistica di Rita Mazza, attrice e artista nativa segnante italiana, residente a Berlino.

Il Festival del Silenzio vuole essere un luogo dove la riflessione sul silenzio diventi occasione di festa, scoperta, divertimento, in un clima di forte stimolazione fisica, intellettiva, emotiva. Un Festival che abbia la forza di proporre stimoli all’ascolto e all’esplorazione. E dove il Silenzio diventi sinonimo di ascolto, riflessione, resistenza.

Il Festival vuole offrire a udenti e non, segnanti e non, opere artistiche, spunti di riflessione, percorsi esperienziali e laboratoriali sulle Forme del Silenzio; intende inoltre proporre, per la prima volta in Italia, spettacoli, performance e altre forme artistiche che utilizzino Lingue dei Segni, in linea con le eccellenze dei corrispettivi festival europei, quali il Festival Clin d’Œil a Reims (Francia) o Jugendfestival a Stuttgart (Germania). Una programmazione in un’ottica di reale integrazione e inclusione tra udenti e sordi, segnanti e non, che punti alla qualità e all’internazionalità.

Condividi: Facebook Linkedin Twitter email Stampa