Bando ausili, dalla Regione ulteriori fondi per 2 milioni di euro
Potrà presentare la domanda per il contributo all’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati anche chi ha sostenuto la spesa prima del 24 ottobre
Con la delibera numero 1446/2019 del 25 marzo, la Giunta regionale ha approvato un ri-finanziamento della legge regionale 23/1999, che prevede l’erogazione di un contributo per l’acquisto, il noleggio e il leasing di strumenti tecnologicamente avanzati per le persone con disabilità e per i minori con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Regione Lombardia ha stanziato due milioni di euro che vanno a integrare le risorse già stanziate per il 2018/2019.
In attesa della pubblicazione del decreto attuativo, che indicherà le modalità esecutive, la delibera di Regione Lombardia risolve una delle principali criticità (qui e qui) sollevate nelle settimane scorse da LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità. “La Giunta ha deciso di intervenire accogliendo la richiesta che avevamo presentato, assieme ad altre realtà, per porre rimedio a una situazione che stava penalizzando molte persone con disabilità e i loro familiari -commenta Alessandro Manfredi, presidente di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità-. In questi mesi in molti si erano rivolti al Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi segnalando l’impossibilità di ottenere il rimborso per spese, anche importanti, sostenute durante i primi mesi del 2018”.
La DGR 681 del 24 ottobre 2018 prevede un rimborso pari al 70% delle spese sostenute per l’acquisto, il noleggio o il leasing di strumenti tecnologicamente avanzati/ausili. La cifra non deve essere inferiore ai 300 euro e non deve essere superiore a 16mila euro. La DGR 681, tuttavia, precisava che avrebbero potuto essere rimborsate solo le spese sostenute dopo il 24 ottobre 2018. Una situazione che ha creato una grave disagio per le persone con disabilità e le loro famiglie che avevano affrontato queste spese nei primi mesi del 2018, confidando nel fatto che il nuovo bando avrebbe coperto -come avvenuto in passato- anche i mesi successivi alla chiusura del bando 2017.