Questo sito utilizza cookie. Proseguendo la navigazione si acconsente al loro impiego in conformitą alla nostra Cookie Policy.
Informativa estesa         

Persone con disabilitą

A cura di Ledha

Archivio notizie

27/04/2020

Disabilitą e "Fase 2": le aspettative delle persone con disabilitą

"FISH non si aspetta solo qualche giorno di permesso o semplici formule di flessibilitą lavorativa. Ci si attende chiarezza e velocitą di applicazione", il commento di Vincenzo Falabella

“Quali sono state le reazioni da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie dopo la conferenza stampa di ieri sera del Presidente del Consiglio dei Ministri?”. È la domanda ricorrente da parte di vari giornalisti che stanno contattando in queste ore la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.

“C’è una forte aspettativa da parte delle famiglie e delle persone, sentimento che talora ingenera equivoci”, commenta Vincenzo Falabella, presidente della FISH, a poche ore dall'intervento con cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato le misure per la cosiddetta "Fase due". “Alle numerose richieste pervenute ai nostri sportelli e alle nostre associazioni federate rispondiamo che questo DPCM non contiene ancora quelle misure a sostegno delle famiglie che pure il Presidente del Consiglio ha preannunciato ieri sera. Il primo atto in cui ci si può attendere un’azione decisa a sostegno delle famiglie è notoriamente il decreto legge che il Consiglio dei Ministri con tutta probabilità approverà prima della fine del mese". Congedi, permessi, bonus e sostegni per i mesi a venire saranno quindi definiti nell’atteso decreto legge.

“In realtà FISH non si aspetta solo qualche giorno di permesso o semplici formule di flessibilità lavorativa, pur essenziali alle famiglie e ai lavoratori con disabilità. Su questi aspetti ci si attende chiarezza e velocità di applicazione e che non si ripeta la vergogna della mancata applicazione dell’articolo 26 del decreto ‘Cura Italia’, quello che avrebbe consentito ai lavoratori con grave disabilità o con rischi immunitari di astenersi dal lavoro fino a fine aprile. È rimasto e rimarrà lettera morta, anche dopo l’improbabile emendamento in fase di conversione in legge, generando aspettative totalmente disattese e umiliando i lavoratori con disabilità”.

“FISH – prosegue Falabella – ha chiesto ed aspetta un intervento articolato, solido e strutturale a sostegno della emergenza che tanti nuclei con persone con disabilità, tante persone con disabilità, tanti caregiver familiari stanno attendendo e non hanno avuto fino a questo momento. Abbiamo chiesto non solo servizi ma anche, vista la straordinarietà della situazione, indispensabili sostegni di natura economica ad iniziare dall’innalzamento delle pensioni e degli assegni per invalidità civile a 600 euro. Ci auguriamo di poterne trovare traccia scritta nel prossimo decreto legge".

Condividi: Facebook Linkedin Twitter email Stampa