Presa in carico dei pazienti con FSHD. Trattamento, prospettive e opportunitą terapeutiche
Uildm organizza due live webinar -dedicati rispettivamente a pazienti e professionisti sanitari- dedicati allo stato dell'arte del trattamento della distrofia muscolare facio-scapolo-omerale
L'Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm), nell’ambito del progetto di ricerca internazionale Epithe4FSHD, ha organizzato due live webinar dedicati alla ricerca oggetto del progetto stesso, con l’obiettivo di raccontare cosa si prospetta a livello mondiale sulla distrofia muscolare facio-scapolo-omerale e qual è lo stato dell’arte sul trattamento e la presa in carico dei pazienti.
Il primo webinar, dedicato ai pazienti, si svolgerà mercoledì 5 aprile alle 17; il secondo, dedicato invece ai professionisti sanitari, si svolgerà mercoledì 19 aprile alle 17. Due momenti dedicati a due pubblici diversi perché duplice è anche l’obiettivo del progetto: da un lato la ricerca, dall’altro la costruzione di una cultura sempre più forte sulla FSHD, sia per quanto riguarda i pazienti e le loro famiglie sia per i clinici.
Il ruolo di Uildm all’interno del progetto riguarda proprio la promozione dei risultati della ricerca e una maggiore conoscenza sulla distrofia muscolare FSHD. Per questo motivo è stato creato un sito dedicato al progetto EpiThe4FSHD e avviata una collaborazione con il Gruppo pazienti FHSD di Uildm. Grazie al coinvolgimento diretto dei beneficiari, UILDM mette come sempre la persona al centro della sua azione, accrescendo così la consapevolezza e l’indipendenza dei pazienti, primi attori di una comunicazione sempre più partecipata.
"La distrofia muscolare FSHD è una delle più comuni malattie neuromuscolari. Purtroppo non esiste alcuna cura o trattamento terapeutico per i pazienti FSHD -spiega Davide Gabellini, coordinatore del progetto EpiThe4FSHD-. La malattia è causata dall’espressione fuori controllo della proteina DUX4, che è tossica per le cellule muscolari. Grazie al supporto dello European Joint Programme on Rare Diseases e al contributo di partner europei e del Nord America, il progetto EpiThe4FSHD prevede di testare la sicurezza e l’efficacia di molecole che inibiscono la produzione di DUX4. Oltre alla componente scientifica, una parte altrettanto importante del progetto prevede di fare informazione e sensibilizzazione su questa importante malattia grazie al contributo fondamentale di Uildm, partner del progetto EpiThe4FSHD".
"Questo progetto rappresenta un ulteriore passo in avanti sia per i pazienti sia per il mondo dei clinici che studiano la distrofia muscolare FSHD -spiega Marco Rasconi, presidente nazionale Uildm-. Coinvolgere i pazienti nel processo di comunicazione e sensibilizzazione sulla malattia che per primi devono gestire significa rispondere loro in primis come persone, azione che vede Uildm impegnata da sempre. Come dico spesso, cura e avere cura sono capisaldi a cui non dobbiamo mai smettere di dare attenzione. La ricerca da un lato continua instancabile a cercare la cura, ma l’impegno deve andare ad alimentare anche la qualità della vita quotidiana e questo passa attraverso la formazione e la sensibilizzazione".
A questo link è possibile accedere al programma delle due giornate e registrarsi all'evento