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Persone con disabilitā

A cura di Ledha

Archivio opinioni

23 Dicembre 2020

Sviluppare un'azione comune per i diritti delle persone con disabilitā

di Alessandro Manfredi - presidente LEDHA

L'approvazione del progetto di legge regionale sulla vita indipendente č fondamentale il coinvolgimento del mondo associativo. Sarā questo il focus dell'azione di LEDHA per il 2021

Care e cari presidenti,

stiamo giungendo alla fine di un anno particolarmente difficile ed impegnativo per le nostre associazioni, per le persone con disabilità e per le loro famiglie, e quello che si preannuncia rischia di essere un anno altrettanto impegnativo, anche se sul fronte Covid-19 l’avvio del percorso per la vaccinazione ci fa intravedere un poco di luce.

È un anno che ci ha visti comunque impegnati, come associazione, a presidiare i diversi problemi che hanno assunto particolare rilevanza in questa fase emergenziale, a partire dal tema della scuola, ma nello stesso tempo a svolgere il nostro ruolo contrattuale nei confronti dei livelli istituzionali, per assicurare il rispetto dei diritti di tutte le persone con disabilità.  Proprio in questi giorni abbiamo ripreso il confronto con Regione Lombardia sulla ripartizione del FNA e le misure B1 e B2, ed abbiamo chiesto che vengano garantiti, anche per il 2021, per tutti gli aventi diritto, le stesse condizioni che sono state in vigore fino ad oggi.

Il dato che mi preme sottolineare è che questa attività l’abbiamo sviluppata in raccordo con il mondo associativo che fa riferimento a LEDHA, ma anche con chi ha ritenuto necessario sviluppare con noi una azione comune, per potere fare pesare di più la nostra opinione.

È lo stesso metodo che abbiamo seguito per pervenire alla formulazione del progetto di legge “Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente ed all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità” che abbiamo presentato il 23 novembre al Consiglio Regionale della Lombardia, e che ha aperto la strada per un impegno di prospettiva che ci terrà sicuramente impegnati almeno per tutto il prossimo anno. Abbiamo bisogno di fare sentire che su questa proposta c’è un coinvolgimento ed una partecipazione reale del nostro mondo associativo. Vi chiedo quindi di attivare iniziative nelle vostre associazioni e sul territorio per fare emergere che la nostra proposta rappresenta un cambiamento reale nel modo di affrontare il tema della disabilità.

Laddove non è stato possibile raggiungere una soluzione concordata con i nostri interlocutori, abbiamo seguito la strada del ricorso alle vie legali: con il supporto  del nostro Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi ci siamo battuti prima di tutto per richiedere l’eliminazione delle norme discriminatorie contenute nei provvedimenti regionali: è significativo il risultato del ricorso intrapreso assieme all’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) per affermare il carattere discriminatorio del requisito di residenza per almeno due anni in Regione Lombardia per l’accesso alla misura B1. Il Tribunale di Milano con sentenza del 23 novembre ha accolto il nostro ricorso e riconosciuto il carattere discriminatorio di questo requisito.

Anche per queste ragioni è del tutto fondamentale sostenere l’attività del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi acquistando i biglietti della lotteria che sono ancora disponibili.

È con questo spirito che colgo l'occasione per rivolgere a tutti voi: alle nostre associazioni, alle collaboratrici ed ai collaboratori di LEDHA, alle volontarie ed ai volontari, alle persone con disabilità ed ai loro famigliari i migliori auguri per le prossime festività e per un 2021 che porti a tutti noi maggiore serenità.

Alessandro Manfredi, presidente LEDHA

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