"Basta segregazione"
"Troppe volte siamo stati testimoni di violazioni dei diritti umani fondamentali delle persone con disabilità. Ora i governi devono agire"
“Siamo colpiti e addolorati, ma non sopresi, dalla notizia degli abusi (compresa la violenza fisica e le torture psicologiche) subiti da persone con disabilità psichica e cognitiva e persone adulte con autismo ricoverate presso il ‘Whorton Hall’, un ospedale specializzato del Regno Unito”. Anche l’European disability forum (EDF) prende posizione in merito alla vicenda, denunnciata il 22 maggio scorso da un’inchiesta della BBC, la tv pubblica del Regno Unito. Il filmato, mostra lo staff della struttura intimidire, deridere e minacciare alcuni pazienti del “Whorlton Hall”, una struttura nella contea di Durham. A seguito dell’inchiesta giornalistica è stata lanciata un’indagine da parte della polizia e 16 membri dello staff sono stati sospesi.
“Questo tipo di trattamenti e abusi è diffuso negli istituti. Troppe volte abbiamo sentito e visto filmati come questo. Troppe volte siamo stati testimoni di violazioni dei diritti umani fondamentali delle persone con disabilità. Troppe volte abbiamo assistito alla mancanza di provvedimenti da parte del governo”, si legge in una nota dell’EDF. Nel documento, l’associazione torna a chiedere la fine dell’istituzionalizzazione per le persone con disabilità: “Il nostro messaggio a tutti i governi è chiaro: state violando i vostri doveri più elementari se non fermate questa situazione”.
“Le persone con disabilità cognitiva sono state amaramente deluse molte volte. Questo deve finire. Di quanti scandali e di quante morti abbiamo ancora bisogno prima di iniziare a trattare le persone con disabilità cognitiva con il rispetto e la cura che meritano?” si chiede Pat Clarke, vice-presidente dell’EDF e presidente dall’European Down Syndrome Associazion. L’European disability forum condanna l’uso dell’istituzionalizzazione dei pazienti con disabilità psichiche, intellettive e cognitive, la contenzione e i trattamenti forzati. E rinnova il suo impegno per chiedere al Concilio d’Europa di intervenire su questa delicata materia.
Nel corso del 2017, FISH (Federazione italiana per il superamento dell'handicap) ha condotto un percorso di ricerca sulla segregazione nei servizi residenziali per le persone con disabilità. Il lavoro ha portato alla pubblicazione del volume "La segregazione delle persone con disabilità" (Maggioli, aprile 2018) da cui viene sottolineata la presenza in Italia di numerosi "manicomi nascosti", luoghi dove le persone con disabilità sono sottoposte a trattamenti inumani e degradanti. La segregazione è un rischio che si può concretizzare anche nei luoghi in cui viene garantito un buon livello di assistenza e di cura, qualora alla persona con disabilità non è data la possibilità di una "partecipazione attiva alla vita del servizio e la possibilità di esprimere, secondo le modalità comunicative che gli sono consentite, i propri desideri e le proprie preferenze".